Clamoroso episodio arbitrale a Salerno, il gol era da annullare: ecco per quale motivo il Var non è intervenuto per correggere l’errore.
Il Napoli di Rudi Garcia torna a vincere dopo il rocambolesco pareggio in rimonta nel match in casa con il Milan. La squadra partenopea ha avuto la meglio sulla Salernitana nel derby campano disputato all’Arechi il 4 novembre. Una partita non bella, molto combattuta e viziata da un errore arbitrale piuttosto clamoroso.
A sbloccare la contesa, come evidenziato da Filippo Inzaghi nelle interviste post partita, è stato infatti uno splendido gol di Giacomo Raspadori che, purtroppo per l’attaccante azzurro, era in realtà da annullare. Ma per quale motivo il Var, nonostante l’errore fosse palese e marchiano, non è intervenuto?
Per quanto le proteste dei giocatori della Salernitana e dello stesso Inzaghi siano state vibranti, in effetti il Var non aveva alcuna possibilità di poter intervenire in una situazione del genere.
Esistono infatti dei paletti imposti al potere degli assistenti arbitrali al monitor, e non in tutte le circostanze è possibile per un varista richiamare l’attenzione dell’arbitro in campo per correggere una stortura, anche se evidente come in questa circostanza.
E stavolta a pagare le conseguenze di un regolamento non proprio condivisibile è stata, suo malgrado, la squadra di Salerno, sempre più ultima in classifica e a quanto pare perseguitata anche dalla sfortuna.
Salernitana-Napoli: perché il gol di Raspadori era da annullare
A scatenare le polemiche è stata la rete che ha aperto le marcature, quella di Jack Raspadori siglata al tredicesimo minuto del primo tempo. Il gol, arrivato al termine di una splendida e caparbia azione da parte dei calciatori di Garcia, in realtà non avrebbe mai dovuto esistere.
Il motivo? Poco prima che il pallone arrivasse all’attaccante della Nazionale, aveva preso parte all’azione Mathias Olivera, che ha ricevuto palla mentre si trovava in evidente posizione di fuorigioco. In questo momento l’assistente di linea Liberti, che si trovava a pochi metri dall’uruguaiano, avrebbe dovuto alzare la bandierina e invitare l’arbitro Rapuano a fermare l’azione.
Per quanto chiaro ed evidente, l’offside è però sfuggito all’assistente. L’azione è quindi proseguita con il Napoli che ha perso palla per qualche secondo. A questo punto la stessa azione macchiata dall’irregolarità è tecnicamente terminata, dando il via a una nuova azione di possesso a favore della squadra granata.
Azione durata però pochi istanti. Il pressing ultra-offensivo degli uomini di Garcia in questo frangente ha mandato in confusione i difensori, che si sono lasciati ‘scippare’ il pallone da Lobotka. A questo punto per lo slovacco è stato un gioco da ragazzi servire a Raspadori l’assist per la rete del vantaggio partenopeo.
Come spiegato dall’ex arbitro Luca Marelli a Dazn il Var non poteva in alcun modo intervenire in questo caso. Il fuorigioco c’era ed era evidente, ma faceva parte di un’azione precedente a quella che ha poi decretato la rete di Raspadori. L’inizio di una nuova Attaccking Possession Phase da parte dei padroni di casa ha impedito l’intervento del Var.
Gol Raspadori: l’assistente si perde un fuorigioco netto di Olivera. Da regolamento la VAR non poteva intervenire essendoci stato un recupero del pallone della Salernitana (2 passaggi completi). L’errore è del guardalinee ad inizio azione. pic.twitter.com/Gh1R7zM0wG
— Gianmarco Giordano (@GianmarcoGio) November 4, 2023
In sostanza, il primo gol del Napoli resta quindi macchiato da un errore evidente. Tuttavia, per un regolamento chiaro ma opinabile, non era in alcun modo annullabile, e per questo motivo le proteste della Salernitana si sono rivelate superflue.
Con buona pace di chi continua a sperare che il Var possa prima o poi diventare realmente lo strumento utile per correggere tutti (o quasi) gli errori commessi da arbitri e assistenti sul terreno di gioco. Errori spesso anche decisivi per l’andamento delle partite.