Giocatori e tifosi sono rimasti sconvolti dalle drammatiche notizie che toccano da vicino un campione del tennis: è la partita più dura
Nessuna epoca nel tennis moderno sarà paragonabile a quella dell’ultimo quindicennio. Intendiamoci, rivalità importanti in questo mondo, ancora prima che imperasse il professionismo, ce ne sono state molte anche se mai un concentrato così mostruoso di classe e vittorie. Oggi però uno di quei campioni sta vivendo un dramma personale che lo ha riportato al centro dell’attenzione.
Perché prima di Roger Federer, Rafa Nadal e Novak Djokovic c’è stato chi ha scritto pagine leggendarie nel mondo del tennis, chiudendo anche per sei anni di fila la classifica Atp al numero 1. Solo che Pete Sampras, a differenza loro, è sempre stato un campione schivo, poco incline alle luci della ribalta fuori dal campo.
Una caratteristica fondamentale che lo differenziava da Andre Agassi nell’ultimo grande testa a testa tra due campioni americani, capaci di far rivivere l’antico duello tra Connors e McEnroe. Molto meno fumantini, certo, ed entrambi destrimani anche se le similitudini erano parecchie.
Pete è riuscito a vincere 20 dei 34 confronti diretti e quattro volte su cinque nella finale di uno Slam. Alla fine di una carriera chiusa presto, a soli 32 anni nel 2003, il suo bilancio personale è stato di 14 titoli del Grande Slam, metà dei quali a Wimbledon. Ha vinto tutto, tranne il Roland Garros dove una sola volta è arrivato in semifinale. Ma è stato anche numero 1 del mondo per 286 settimane, cifra che lo colloca al terzo posto dietro a Djokovic e Federer.
Ultimo successo, gli US Open 2002 manco a dirlo in finale (vinta in quattro set) contro Agassi: nessuno sapeva ancora che sarebbe stato il suo passo d’addio, concretizzato solo l’anno successivo, ma in fondo è stato anche bello così.
Poi però le loro carriere sono state completamente differenti. In campo Pete Sampras è considerato uno dei più grandi di sempre, il vero maestro del ‘serve & volley’, e i numeri sono tutti dalla sua parte: 762 vittorie contro 222 sconfitte e 64 tornei conquistati.
Una volta appesa la racchetta al chiodo, ha diradato sempre di più gli impegni e le apparizioni, dedicandosi solo alla famiglia. Andre Agassi ha sposato una collega altrettanto famosa, Steffi Graf, che pure ha vinto nettamente più di lui e hanno due figli.
Sono due anche per Sampras, Christian e Ryan e come nel caso del suo rivale non si sono dedicati al tennis. Ma sua moglie, Bridgette Wilson, è un’ex attrice conosciuta a metà degli anni ’90 e sposata nel 2002. Una storia solida e senza ombre, almeno fino alle ultime ora.
Perché sul sito dell’Atp è uscito un messaggio pubblico dell’ex campione che ha raccontato della loro sofferenza comune. A dicembre dello scorso anno, dopo alcuni esami, alla moglie è stato diagnosticato un tumore alle ovaie. Da lì, è stata sottoposta ad un’operazione piuttosto delicata, è stata sottoposta alla chemioterapia e ora sta affrontando una terapia di mantenimento.
Lui e i ragazzi, che oggi hanno 20 e 18 anni, le stanno accanto supportandola: “Guardare Bridgette continuare ad essere una mamma e una moglie incredibile nonostante tutto è stato stimolante. Ho anche imparato che è molto difficile ottenere supporto quando è semplicemente troppo difficile parlare di una cosa così”.
Per questo ha chiesto a tutti, ex colleghi e tennisti attuali ma anche tifosi di inviare pensieri positivi, pregando affinché sua moglie guarisca. Un gesto semplice ma profondo, perfettamente nel suo stile mai rumoroso.
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