Milik aspetta di servire la sua vendetta proprio contro i suoi avversari più grandi. La legge del dente avvelenato potrebbe colpire ancora.
Milik ha deciso: la sua vendetta arriverà molto presto. I giocatori che si ritrovano a dover fare i conti con il loro passato agiscono sempre con un piglio differente. Cosa che li porta di conseguenza ad avere un atteggiamento diverso a seconda della squadra.
Come da titolo nel calcio vale la dura legge del dente avvelenato. Che non è chiaramente l’unica in vigore, ma è indubbiamente una delle più temute. Questo termine riguarda infatti i giocatori che sfidano una loro ex squadra. Una o più squadre per l’appunto.
Ovviamente è un’espressione che ha delle radici storiche ben precise. Al di fuori del calcio, avere il dente avvelenato verso qualcuno o qualcosa significa provare del risentimento. Dunque, del rancore pregresso.
In realtà è anche un chiaro riferimento al morso del serpente. Etimologia a parte, questa cosa almeno per quanto concerne il calcio non presenta di fatto alcun tipo di differenze. Se non per le modalità con cui ciò avviene ovviamente.
Si applica questa regola a tutti i giocatori che andranno a disputare una partita contro la loro ex squadra. Un esempio concreto è il gol di Calhanoglu nel derby contro il Milan, la cui esultanza venne ampiamente contestata.
L’esultanza è un altro dei tanti temi che sono legati a questo macro-argomento. Il protagonista in questo caso è Arkadiusz Milik, che nel giro di poco tempo si ritroverà a sfidare la sua ex squadra: il Napoli.
Fu proprio con la maglia dei partenopei che l’attaccante polacco fece il suo esordio in Italia. Vari infortuni e vicissitudini lo hanno portato via dal Bel Paese, e ora giustamente medita vendetta.
Chiaramente dal punto di vista sportivo, dato che il polacco mostra ottimi numeri di per sé.
I presupposti che potrebbero portare Milik a segnare contro la sua ex squadra ci sono tutti. E sono più che convincenti. Se si parla di lui con accezione sportiva, non si può non tenere conto della legge del dente avvelenato. Per il resto, probabilmente non c’è alcun rancore.
Dunque è doveroso soffermarsi sulla sua media calcistica. Con 7 reti in 19 partite in bianconero, è a tutti gli effetti il giocatore più “pericoloso” dal punto di vista offensivo. E di questo i partenopei farebbero meglio a tenerne conto.
Perché si sa, la dura legge del dente avvelenato potrebbe colpire tutti. Nessuno escluso.
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