Chissà che Carlo Ancelotti non ne fosse informato prima della gara, il suo Real Madrid ha fatto una cosa che non succedeva più.
Un pari e due sconfitte, tra le ultime cinque partite giocate dal Real Madrid. Al ‘Santiago Bernabeu’, non si può certo dire che stia andando tutto per il verso giusto. Sicuramente non è leggendo la classifica, che oggi i tifosi dei Blancos sorrideranno, visto che questo spreco di punti, ha dato vita ad una clamorosa rimonta degli acerrimi rivali del Barcellona, che al momento sono diventati primi.
I madridisti speravano nell’aiuto dei cugini e rivali dell’Atletico Madrid al ‘Wanda Metropolitano’, dopo l’ennesima brutta figura di queste settimane, ma i Blaugrana hanno finito per imporsi per 0-1 grazie alla quinta rete di Dembele in Liga per questa stagione, passando a quota 41 e lasciandosi alle spalle il Real, ora a 38. Unica nota positiva delle scorse settimane, a questo punto resta la decisione di Karim Benzema che però, non farà piacere ai tifosi della Francia.
Intanto, a proposito di squadre madrilene, nella gara del Metropolitano non è andato in campo nemmeno per un minuto, Rodrigo De Paul, ora sognato da ben tre squadre italiane. Ma non era nei Colchoneros che Carlo Ancelotti ed il suo staff avrebbero dovuto mettere le proprie speranze, nella domenica sera di La Liga. Il problema vero è che al sabato, le Merengues sono andate a perdere sull’insidioso campo del Villarreal.
In gol, la promessa ventenne, Yeremy Pino, poi il pareggio di Karim al 60′ su rigore. Neanche il tempo di provare a sbilanciarsi però, che il Real Madrid subisce ancora un gol, che sarà quello del definitivo 2-1. A segnare, al 63′ e proprio su rigore, è Gerard Moreno. Sorpasso del Barça, ma non addio ai sogni di Liga, che ovviamente resta apertissima, ma praticamente solo alle due pretendenti, visto che la terza in classifica sembra abbastanza lontana dai catalani, a -9.
Ma non era certo perdere una gara, che non succedeva da anni ai madridisti. 4435 partite e 121 anni dopo la prima gara, per la prima volta nella sua storia, il Real Madrid è sceso in campo senza neanche uno spagnolo tra i titolari. La globalizzazione del calcio ha portato ad un ultimo, storico step. Proprio loro, i “Reali”, che non mettono in campo neanche uno spagnolo, ecco a cosa si arriva 23 anni dopo il 2000. Questa, la formazione titolare: Courtois; Militao, Rudiger, Alaba, Mendy; Modric, Kroos, Tchouameni; Valverde, Benzema, Vinicius. Vale a dire un belga, un austriaco, un croato, un uruguaiano, tre francesi, due brasiliani e due tedeschi. Per la cronaca, due gli iberici entrati nel secondo tempo: Lucas Vazquez e Marco Asensio.
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