Quanti tatuaggi avrà ormai, il fortissimo esterno, Alejandro Gomez? Non si contano, ma ora ne ha uno davvero particolare.
Nonostante la sua presenza, l’Argentina che ha vinto i Mondiali pochissimi giorni fa, è segnata come squadra tutt’altro che di vecchi. Ecco infatti, le squadre più ‘anziane’ a salire sul tetto del mondo. Lui, Alejandro Darío Gómez detto comunemente El Papu, dopo una carriera a cui avrebbe potuto chiedere di più in termini di vittorie, è andato a prendersi la gioia più bella del suo Paese, all’età di 34 anni.
L’ex attaccante di Catania ed Atalanta, non sta brillando in questa stagione di Liga, dove il suo Siviglia sta trovando diverse difficoltà e non è certo lui ad aiutarlo, avendo trovato per ora zero reti in 12 presenze. Questo però, non ha impedito al C.T. della sua Nazionale, Lionel Scaloni, di convocarlo ancora una volta. Anzi, a dirla tutta, l’attaccante ai Mondiali è riuscito anche a collezionare due presenze, cosa che lo fa sentire ancor più parte integrante di quella squadra che alla fine ha trionfato.
Il tutto, coronando un Leo Messi forse all’apice massimo di una carriera, nel quale ha vinto tantissimi trofei: eccoli tutti. E probabilmente, nonostante l’estro di cui si conoscono benissimo le doti, è stato proprio quello a chiudere la porta al Papu, il fatto che giocasse nello stesso ruolo del più forte del mondo, che lo ha sicuramente penalizzato. Ma lui, con il suo numero 17, ha comunque fatto la sua parte.
Tanto da volersela tatuare, come suo solito. Si sa benissimo infatti, che il classe ’88 tatua sulla sua pelle, ogni avvenimento importante o simbolo, della sua vita. Ed infatti dai suoi social abbiamo appena scoperto, che di disegni inerenti la Coppa del Mondo vinta in Qatar, l’argentino se ne è fatti fare ben tre. Uno però, ha davvero del singolare.
Andiamo per ordine. Il trentaquattrenne ovviamente, ha scelto di far incidere sulla propria pelle, il disegno della Coppa del Mondo, con tanto di terza stella, quella della sua Albiceleste che ha vinto anche nel 1978 e nel 1986. Sul polpaccio, aveva lo spazio giusto per la sua maglia. Strisce colorate e l’inconfondibile scritta “Gomez 17” che resterà per sempre con lui. Ma la cosa simpatica sta nell’inconfondibile sagoma del Dibu Martinez, che compie la parata più bella del Mondiale, dice la scritta sul braccio del Papu, al 122′ 43″. Proprio così, l’esterno ha voluto render grazie al compagno per aver salvato la finale con quell’intervento clamoroso, tatuandosi proprio la parata, che anche vista così, sembra clamorosa.
Molto originale e bello, difficilmente abbiamo visto sportivi, decidere di incidersi sulla pelle, le gesta non proprie, ma di un compagno. Ma quella parata vale la storia ed anche se forse Emiliano Martínez non se ne è ancora reso conto, resterà indelebile per anni, tra gli highlights della competizione, e per tutti gli argentini.
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