Facendo due conti viene fuori che Stroll e Gasly sono finiti in guai seri: rischiano una squalifica dalla F1 per le troppe penalità prese!
Indisciplinati e talentuosi, ecco come descriveremmo Lance Stroll e Pierre Gasly. I due piloti della F1 nel prossimo anno avranno grandi responsabilità. La Aston Martin si candida ad outsider per concorrere per il centro della classifica, perciò nell’asso canadese vengono riposte molte speranze. Pierre Gasly invece dovrà dimostrare di valere l’investimento fatto da Renault visto che in autunno ha firmato con BWT Alpine. Entrambi però rischiano una squalifica ora.
Nello sport esistono i cosiddetti bad boy, da sempre. Da George Best a Paul Gascoigne, da Antonio Cassano a Mario Balotelli, si potrebbe fare una lista sconfinata di bad boy e fin qui abbiamo nominato solo calciatori. Si sprecano i bad boy negli sport americani, avendolo coniato loro il termine si sono sentiti in dovere di primeggiare nella classifica degli atteggiamenti sbagliati.
E se vi dicessimo che i bad boy esistono anche nelle competizioni motoristiche? Non parliamo di cattivi ragazzi, ma di piloti pluri sanzionati che si sono fatti la nomea di guidatori aggressivi e talvolta pericolosi. Gli incidenti si sprecano, le manovre azzardate pure: stiamo parlando di Lance Stroll e Pierre Gasly, per altro due bravi piloti.
Il canadese è il rampollo di casa Stroll, figlio del proprietario di Aston Martin e curiosamente (vero?) loro pilota. Nel 2023 verrà affiancato da Fernando Alonso nel team inglese verde smeraldo. L’altro, Gasly, è un asso francese con militanza tra le fila del gruppo Red Bull che dal 2023 correrà in BWT Alpine, diventando così l’ennesimo fantino francese in Renault.
Entrambi seppur buoni piloti sono finiti nei guai, colpa delle loro guida aggressiva che gli ha fatto accumulare penalità su penalità. Ora rischiano una squalifica ed il ritiro del patentino.
La F1 non è il selvaggio west, questo deve essere chiaro a tutti. Per guidare quei bolidi formidabili c’è bisogno di concentrazione, coraggio e serietà, non si può scendere in pista e far quel che più pare e piace. Il loro stile di guida e numerose imprecisioni nel 2022 gli sono valse una serie di penalità che ora abbondando li mettono in guai seri.
Ogni pilota ha 12 punti l’anno sulla propria patente da pilota ed al momento Pierre Gasly ne ha persi ben 10. I punti si rigenereranno automaticamente solamente il 22 maggio, ma la stagione inizia ai primi di marzo. Questo significa che l’asso francese da poco diventato alfiere del gruppo Renault correrà due mesi con la spada di Damocle sulla testa: vietato sbagliare.
Gasly ha perso tutti quei punti nelle seguenti occasioni: scontro con Stroll in Spagna, scontro con Vettel in Austria, superamento reiterato dei track limits in Austria, superato il delta di velocità a Suzuka in regime di bandiera rossa, troppo spazio lasciato in safety car ad Austin in regime di bandiera gialla e guadagno tagliando la curva in Messico.
Non se la passa bene neanche Lance Stroll comunque, avendo perso 8 punti sui 12 totali a disposizione. L’asso di Aston Martin dovrà stare attento, ma meno di Gasly: i suoi punti si rigenereranno il 9 aprile. Ma cosa rischiano i due bad boy delle piste di F1?
Rischiano che gli venga ritirato il patentino per una gara, ricevendo così il ban per un Gran Premio. Ricevere una squalifica di una gara sarebbe un’onta molto imbarazzante per loro due che proprio non possono permettersela una figuraccia simile. Stroll deve dimostrare di valere la categoria così come Gasly deve dimostrare di valere il ruolo in BWT Alpine: vietato sbagliare per entrambi, vietato fare brutte figure o manovre azzardate!
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