Ducati parte già come favoritissima per la stagione 2023 ma c’è il concreto rischio di vedere un duello fratricida tra Bastianini e Bagnaia.
C’è spasmodica attesa per vedere all’opera i due assi di Ducati a bordo della nuova Desmosedici GP23. Sono state sciolte le riserve su chi dei due guiderà il team e la risposta ha lasciato basiti i tifosi ducatisti. Nonostante i favori del pronostico i tifosi e gli addetti ai lavori temono lo scoppiare di una pericolosa guerra fratricida all’interno del team tra Enea Bastianini e Pecco Bagnaia.
Vincere non è mai semplice, soprattutto in contesti di altissimo livello come la MotoGP. Arrivare a primeggiare in una competizione così impegnativa come quella della classe regina delle corse non è virtù di tutti, anzi. In pochi hanno vinto e quelli che l’hanno fatto spesso si sono affermati come numeri uno assoluti della storia.
Parliamo di Valentino Rossi, Marc Marquez, Jorge Lorenzo, Casey Stoner e proprio pochi altri. Chi spera di entrare in questa categoria di rinomati pluricampioni è Pecco Bagnaia, alfiere di Ducati. La Nuvola Rossa quest’anno è stato in grado di compiere un vero e proprio miracolo sportivo, rimontando ben 105 punti a Fabio Quartararo.
Laurearsi campione del mondo così è stato sublime, ma nonostante tutto qualcuno ancora critica il ragazzo ritenendolo non esaltante. Vero che Bagnaia può disporre di una Desmosedici formidabile, ma senza il pilota la moto non va certo da sola. Ducati ha fatto en plein, vincendo tutti i titoli tra MotoGP e SBK, affermandosi così come la squadra migliore tra tutte.
Ma se vincere è difficile, confermarsi è ancora più dura. La Ducati ha la possibilità di mettere le basi per dare il via ad una dinastia ma, come noto, non è semplice. C’è il concreto rischio di autodistruzione dando vita ad una guerra fratricida.
Bastianini contro Bagnaia: Ducati si fa autogol? La guerra fratricida non serve!
Ducati deve stare eccezionalmente attenta, il periodo roseo che sta vivendo può essere un’arma a doppio taglio. C’è la possibilità rampa di lancia con la dinastia vincente e dominante tanto quanto esiste il pericolo di autodistruzione. La guerra fratricida non serve a nessuno, meglio evitare!
Dall’Igna ha chiarito che nessuno dei due piloti sarà la prima guida ed il leader della squadra, partendo alla pari. Tutto molto bello, ma potenzialmente deleterio. Enea Bastianini non è arrivato in Ducati per fare il gregario così come non lo farà Bagnaia, fresco campione del mondo.
Partiranno alla pari, giusto o sbagliato che sia. A nostro avviso non una buona decisione, visto che avere due formidabili piloti in squadra li porterà inevitabilmente a battagliare per vincere. Una guerra fratricida non serve a Ducati, serve chiarire piuttosto le gerarchie per riaffermarsi e vincere nuovamente, non mettendo certo in competizione i propri assi.
Ci siamo già passati con Ferrari, non deludeteci anche in Ducati. Non a caso in settimana Bastianini ha suonato la carica, gasandosi e ammettendo che sarà una bella sfida con Bagnaia. Questo uno stralcio delle sue dichiarazioni rilasciate al QN.
“Con Pecco sarà battaglia vera. In pista ci saranno scintille perché tutti vogliamo dare il cento per cento. Ma ciò che conta di più sarà lavorare insieme. Proveremo a vincere di nuovo il titolo e anche io ci proverò, certo: questo è il nostro obiettivo“.
Speriamo Bagnaia e Bastianini facciano squadra, anche duellando, ma che non esagerino come talvolta visto in questo 2022 dove ad un certo punto La Bestia è sembrato veramente superiore ed in grado di frenare la corsa al Motomondiale di Nuvola Rossa.