Incredibili le prestazioni che, da rookie, sta portando in NBA l’italiano, Paolo Banchero: ora i complimenti arrivano da James.
Statistiche alla mano, sembrerebbe di leggere quelle di un veterano che ormai l’NBA la ha nel sangue. Paolo Banchero invece, è sicuramente nato per questo sport, ma quella giocata nella notte contro i Los Angeles Lakers, era soltanto la sua ventottesima gara tra i professionisti. Ed all’età di 20 anni. Il ragazzo con doppia nazionalità, statunitense ed italiana, sta sorprendendo proprio tutti, da quando è iniziata la stagione.
Purtroppo, non è con il solo italo-americano che i Magic però, hanno risolto tutti i loro problemi, ritrovano i fasti di un tempo. L’ala grande che è stato selezionato dopo un’esaltante stagione con la Duke Blue Devils in NCAA, sta raggiungendo numeri incredibili, ma la sua squadra al momento ha vinto 13 gare e perso 23. Di questo passo, non potranno sicuramente avvicinarsi alla zona Playoffs e probabilmente, il numero 5 resterà deluso nel sapere che li giocherà, forse, solo l’anno prossimo.
Il sogno di Paolo Banchero: sfidare LeBron
Sicuramente fa tanto piacere sapere che un ragazzo con origini liguri, seppur totalmente statunitense, riesca a fare del bene, ma in realtà, c’è molto di più. Paolo avrebbe già deciso che quando sarà il momento, indosserà la maglia dell’Italia senza problemi, andando quindi a dare nuova classe alla Nazionale. Per questo, qui da noi, i suoi miglioramenti sono seguiti sempre molto da vicino. E di questi, ha parlato l’attuale ‘King’ della pallacanestro mondiale, LeBron James.
Tra i giocatori più influenti nel gioco della palla a spicchi dell’ultimo secolo, James è anche tra i più vincenti della storia del basket, e non è un caso che l’ala dei Magic, sia risultato emozionatissimo al momento di dovergli giocare contro. Tra le dichiarazioni pre-gara che aveva rilasciato il forte rookie, infatti, questo è solo un estratto di quanto dichiarato da Banchero: “Sono emozionato. Ricordo di quando ero un bambino e lo guardavo, perciò condividere con lui un parquet in NBA mi fa grattare la testa e pensare se questa sia la vita reale. Sarà divertente, comunque”.
Purtroppo, quella giocata davanti agli occhi di LeBron, non è stata la miglior gara del ragazzo del 2002: 4 punti con 1/6 dal campo, due liberi messi dentro, 5 rimbalzi e 3 assist, con solo 22 minuti in campo. Questo però, non ha fatto dimenticare all’ala dei Lakers, quanto già visto dal giovanissimo italo-americano. Dopo la gara, il 4 volte campione NBA, ha detto ai microfoni: “È stato eccezionale finora, giocando una pallacanestro grandiosa. In questa Lega lui attacca su tre livelli – in area, dalla media distanza e fuori dall’arco. – Semplicemente diventerà più forte di giorno in giorno, migliorerà dopo ogni partita, dopo ogni sessione video. Tutte queste esperienze sono molto importanti per lui”.