Calciomercato Inter, cessione dolorosa: Marotta ha già dato l’ok

Beppe Marotta dà l’ok alla cessione di un esubero che porterà denaro e farà spazio in rosa: così si autofinanzia il mercato dell’Inter.

Fare mercato è diventato estremamente complicato per qualsiasi club che non sia nell’Olimpo dei top club. Per l’Inter in particolar modo dopo le questioni legate al mercato cinese ed ai problemi del colosso Evergrande. Ciononostante si segue un attaccante ma per finanziare questo o qualsiasi altro colpo in entrata c’è da bisogno di vendere: a Beppe Marotta l’arduo compito di monetizzare sugli esuberi della rosa.

Beppe Marotta
LaPresse

Ormai lo abbiamo capito e ci abbiamo fatto i conti: la Serie A non è più quella di una volta. Sono lontani i periodi d’oro delle sette sorelle, della Fiorentina di Rui Costa e Batistuta, dei club italiani padroni del mondo e del nostro campionato come Olimpo calcistico. Oggi fatichiamo ad assemblare squadre credibili in Europa, il mercato pretende ingenti somme che i nostri indebitati club non possono permettersi.

In questo scenario desolante e terrificante torna di moda un vecchio modo di fare mercato: l’autofinanziamento. Necessario autofinanziarsi con il Fair Play Finanziario attivo e con i conti in rosso: cedere gli esuberi, valorizzare calciatori e venderli a prezzi maggiorati e con quei soldi provare a rinforzarsi in più ruoli. Venderne uno a tanto per prenderne tre che coprano più falle: difficile riuscire a rinforzarsi così ma doveroso.

Negli anni passati abbiamo visto Roma e Napoli su tutte andare in difficoltà con questo sistema di mercato. Ma è necessario se non si hanno chissà quali entrate e ora sta diventando necessario anche per l’Inter dopo le difficoltà finanziare date dal default del colosso Evergrande.

Beppe Marotta dovrà autofinanziare il mercato in entrata per i nerazzurri, non c’è altro verso. A lui l’arduo compito di monetizzare sugli esuberi e uno sembra prossimo a lasciare Milano.

Marotta sfoltisce la rosa: Lazaro prima cessione?

C’è da sfoltire e tanto, liberarsi degli esuberi per alleggerire il monte ingaggi e racimolare qualcosa sulla vendita dei cartellini. Nell’Inter sono molti i calciatori in rosa che tra gennaio e giugno potrebbero lasciare Milano: André Onana, Stefan De Vrij, Dalbert, Roberto Gagliardini, Robin Gosens e Joaquin Correa.

Non solo esuberi in rosa però, c’è anche qualche calciatore in prestito fuori che può tornare utile e portare denaro. Al momento i nerazzurri hanno via in prestito Stefano Sensi, Martin Satriano, Lucien Agoumé, Valentino Lazaro, Zinho Vanheusden e una serie di giovanotti. Anche loro possono portare acqua al mulino.

Su tutti Valentino Lazaro, autore di buone prove fin qui al Torino. Come riferito da Tuttosport, il terzino austriaco terminerà il suo prestito in granata a giugno 2023 ma c’è una base di accordo riguardante il diritto di riscatto. Ad oggi il riscatto è fissato a 6 milioni di euro: troppi secondo Cairo e la sua squadra dirigenziale, motivo per cui si starebbe trattando a ribasso per scendere a 4 milioni.

Si tratta. Il braccio di ferro continua, all’Inter quei soldi farebbero comodo così come al Torino il calciatore garantirebbe una ghiotta risorsa sulle fasce (focus imprescindibile per Juric). Il matrimonio si farà, questo è certo. La distanza è troppo infinitesimale poiché non vada in porto la trattativa.

C’è una terza opzione. A quanto pare sta nascendo l’idea di far rinnovare Lazaro con l’Inter e di estendere il prestito di un altro anno, così da inserire successivamente l’obbligo di riscatto. Conveniente? Più al Torino che all’Inter in realtà, poiché dovrebbe estendere il contratto ad un esubero e finirebbe per ottenere quei soldi tra due anni. Ma se questa è l’unica via imposta dal Torino.

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