Non è un periodo semplice per Cristiano Ronaldo: il ragazzo sembra un esubero che nessuno vuole e anche il CT Santos lo esclude dagli undici.
Ma chi l’avrebbe mai detto? Cristiano Ronaldo sembra non esserci più, o meglio non c’è più quel calciatore dominante che abbiamo imparato a conoscere. La formula per tornare grande esiste, starà a lui seguirla o meno. Nel mentre il Manchester United lo scarica e lo stesso fa il Portogallo: il CT lo panchina e il suo rapporto coi compagni sembra compromesso.
Non è semplice essere il numero uno, questo è chiaro. Spesso ci soffermiamo sui tanti soldi da buttare, le macchine di lusso, la grande fama e le belle donne, ma non è solo questo: essere il numero uno comporta pressioni, sacrifici e responsabilità. Tutti aspettano che sbagli o che cadi, che scivoli anche solo una volta pur di darti addosso. Lo sa bene CR7, una vita spesa per diventare il numero uno.
Una volta che non lo si è più diventa difficile accettarlo ed è così che il fenomeno portoghese classe ’85 sta spegnendo la sua stessa luminosa. I reiterati comportamenti egoistici l’hanno messo ai margini del progetto Manchester, prima con Rangnick e poi con ten Hag, ora lo stesso sembra ripetersi con Fernando Santos.
Il CT del Portogallo a sorpresa ha messo CR7 in panchina allo start dell’ottavo di finale contro la Svizzera. Una scena piuttosto scioccante, anche se smorzata da un Santos poco convincente. Ronaldo si fa 72 minuti in panchina prima di entrare con un sorriso beffardo, invocato dal pubblico spettatore: mette piede in campo, si fa pescare due volte in fuorigioco e calcia una punizione sulla barriera.
Non il miglior CR7, è chiaro, ma Santos non la racconta giusta. Per quanto parli di scelta tecnica c’è dell’altro sotto tra i due.
Ronaldo panchinato da Santos: i motivi dell’esclusione dagli 11 titolari
Fernando Santos nella conferenza stampa post partita ha detto che la scelta di escludere Ronaldo, così come i suoi amici Joao Mario e Cancelo, è stata dettata unicamente dalla strategia di gioco. Verità o menzogna? Il CT del Portogallo ha poi aggiunto che ha parlato con CR7 e che tra i due non c’è alcun problema e che anzi, sono amici!
Eppure il Portogallo stravince sulla Svizzera e i calciatori vanno ad esultare festanti sotto la curva, tutti meno che CR7. Lui in panchina per tutto l’arco della gara è stato seduto imbronciato, sorridendo sarcasticamente solo alla sostituzione di Ramos che l’ha visto entrare. Pertanto no, scusaci Santos ma non ti crediamo.
Nel pre gara il CT aveva bacchettato Cristiano Ronaldo, sottolineando il suo atteggiamento sbagliato nei confronti degli avversari. Santos ha parlato di una lite in campo tra un calciatore coreano e CR7 che proprio non gli è andata giù, ma in realtà anche questa sembra essere una scusa.
Alcuni video rubati del labiale di CR7 alla sostituzione chiamatagli da Santos proprio contro la Sud Corea evidenziano alcune frasi dell’attaccante un po’ forti. Sembrerebbe che il fenomeno abbia detto qualcosa a Santos come “ti diverti a sostituire sempre me” con una certa aggressività.
Prendete con le pinze il tutto, ovviamente. Ed ora contro il Marocco ai quarti di finale che si fa? Togliere un Gonçalo Ramos autore di una tripletta all’esordio da titolare sembra impensabile, perciò crediamo che CR7 continuerà a subentrare dalla panchina. Volente o nolente.