Caos Belgio, da favorito a flop: retroscena amaro, tifosi delusi

I Mondiali in Qatar hanno già dato il primo verdetto: il Belgio è passato da favorito a flop ed il retroscena dietro questo tonfo è brutto.

Spesso ci si è lamentati con la FIFA per il loro strambo conteggio dei punteggi che danno vita alla classifica del Ranking Mondiale. Il Belgio, giocando numerose amichevoli con squadrette, si è preso il primo posto del Ranking per lunghi periodi pur senza essere mai realmente la miglior Nazionale.

Eppure negli ultimi tempo sono stati una grande squadra, questo va detto. Non la migliore, certo, ma un’ottima formazione che ha avuto una generazione d’oro mal sfruttata, una generazione fenomenale che non ha vinto nulla. Anche in Qatar il Belgio era tra le favorite eppure niente da fare, la loro partenza è stata un flop ed i motivi dietro questo buco nell’acqua hanno deluso i tifosi.

Belgio, Lukaku (ANSA)
Belgio, Lukaku (ANSA)

Spesso idealizziamo calcio e calciatori, pensando che loro come noi lottino per fede, amore, passione e ideali… beh, non è così. Un coacervo di prime donne e vipere, allenare o gestire una squadra di calcio è una bella gatta da pelare a cui non tutti possono far fronte con semplicità. Per questo esistono le categorie umane di calciatori così come degli allenatori.

Battuti ad Euro 2020 ai quarti di finale, mai vincenti alle fasi finali di Nations League, terzi nel noiosissimo Mondiale 2018 giocatosi in Brasile. Insomma, la grande generazione di fenomeni del Belgio riporterà il numero ZERO alla casella trofei vinti. In Qatar questo gruppo era all’ultima chiamata essendo molto in là con gli anni ma ha floppato subito.

Partita come una delle favorite il Belgio ha faticato già all’esordio contro il Canada, non meritando la vittoria, ed ha perso malamente al secondo turno contro il Marocco. I retroscena hanno deluso i tifosi più dei risultati.

Belgio, cosa non va? Il retroscena sul gruppo è avvilente

Già, cosa non va nel Belgio? Una squadra che schiera i fratelli Hazard, Lukaku, De Bruyne, Vertonghen, Carrasco, Courtois e Witsel perché fatica tanto? Innanzitutto perché questi giocatori ormai hanno tutti una certa età e, a parte due o tre, le loro cartucce migliori le hanno sparate da un pezzo.

Un’altra grana è sicuramente il tecnico. Il CT Roberto Martinez fa giocare tremendamente i suoi uomini, lanciando palloni lunghi e creando pochissimo, scambiando di qualità ancor meno e faticando a rendersi pericolosi.

tifosi Belgio
LaPresse

Ma fosse solo il CT Martinez il problema lo si sarebbe risolto da tempo, e invece no, perché nel Belgio il problema è il gruppo. Scoprire l’amara verità per i tifosi è stato avvilente e oltremodo deludente, ma tant’é: nel gruppo ci sono numerose fazioni, molti non si sopportano e altri hanno mollato.

Kevin De Bruyne in merito è stato chiaro: il Belgio ha perso il treno della competitività e ora sono troppo vecchi per vincere. Queste parole suonano malissimo ma sono dannatamente vere, anche se poco apprezzate da buona parte dello spogliatoio.

Ecco, lo spogliatoio, quello è il problema. Molti dei calciatori sono in Qatar per passerella, hanno mollato e si sono già convinti di non poter ottenere nulla di buono dal Mondiale. In più ci sono faide interne: ricorderete tutti la lite tra De Bruyne e Courtois poiché il portierone andò con la fidanzata di allora del centrocampista.

Una polveriera, questo è: c’è chi ha mollato, chi è demotivato e chi non sopporta il compagno di squadra… ed il Belgio così perde l’ultima occasione del suo gruppo storico.

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