La Ferrari è un colosso nel mondo della F1, ma un suo mito visse un vero e proprio dramma proprio in occasione di una gara con la Rossa.
Indubbiamente la Ferrari è la più importante Scuderia che ci possa essere nel mondo della Formula 1, perché nessuna oltre al Cavallino Rampante è stata in grado di poter fare disputare tutti i Mondiali della storia.
Per questo motivo tutti quanti non vedono l’ora di poter salire a bordo della Rossa cercando in tutti i modi di poter rendere ancora di più leggendaria la sua straordinaria storia.
Tante volte qualcuno dice che potrebbe essere disposto a morire per potrebbe ben figurare con la Ferrari, ma purtroppo qualcuno stava davvero per prendere troppo alla lettera questo modo di dire estremo.
Ci sono degli avvenimenti che tristemente segnano il mondo delle corse, con la Formula 1 che sicuramente sta viaggiando sempre di più verso una direzione di sicurezza, ma purtroppo non tutto va sempre per il meglio.
L’ultima morte risale al 2014, con il francese Jules Bianchi, con la sua triste dipartita che è avvenuta in occasione del Gran Premio di Suzuka, con certi avvenimenti che non accadevano da ben vent’anni, dal caso Senna a Imola.
In questo intervallo di tempo però c’è stato un’altra circostanza che ha rischiato seriamente di poter finire in tragedia ed è stato coinvolto uno dei piloti che per più tempo ha difeso i colori della Ferrari: Felipe Massa.
Il brasiliano nel 2008 aveva sfiorato il titolo mondiale, con il rallentamento di Timo Glock all’ultima curva che permise a Hamilton di sorpassarlo e di ottenere i punti decisivi per poter superare il brasiliano in classifica, per questo motivo c’era grande attesa nei suoi riguardi nel 2009.
La Ferrari non stava però girando in quella stagione, soprattutto perché la quantità incredibile di cambi di regolamento permise solamente alla Brawn GP di poter dominare la prima parte di stagione.
In Ungheria però il tracciato è sempre stato molto lento, per questo motivo c’era la speranza per poter rivedere una Ferrari sul gradino più alto del podio, ma a un certo punto durante la qualifica inspiegabilmente la monoposto di Massa andò a schiantarsi contro il muretto.
Il primo sentimento che colpì tutte le persone presenti in quel momento a Budapest, e di coloro che stavano guardando da casa il Gran Premio, fu ovviamente la paura e il timore di avere assistito alla fine di una vita.
Qualcuno aveva addirittura ipotizzato a un possibile malore in pista dato che non era successo assolutamente nulla che avrebbe potuto spiegare uno svenimento del brasiliano e uno schianto contro il muretto.
Alla fine però guardando in maniera molto più attenta ci si rese conto che un sasso inspiegabilmente si era alzato da terra e dunque Massa si era schiantato a quasi 300 km/h contro di esso.
Ovviamente l’impatto fu devastante perché il sassolino bucò completamente lo specchietto del casco del sudamericano, con la grande fortuna che fu dettata dal fatto che miracolosamente non colpì nessuno dei due occhi.
La paura si tramutò in un grande sospiro di sollievo quando ci si rese conto che l’impatto era stato devastante, ma per fortuna non lo aveva ucciso o reso cieco.
Chiaramente però era impossibile pensare a un proseguimento della stagione da parte di Felipe Massa, con la Ferrari che lo sostituì prima con Luca Badoer e poi con Giancarlo Fisichella, entrambi incapaci di totalizzare punti.
Dalla stagione seguente tornò per fare il secondo di Fernando Alonso, ma in realtà Massa non si riprese mai totalmente da quel clamorose incidente.
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