Germania, che flop: il motivo del perché non vince più

Tra mille polemiche è iniziata la spedizione qatariota della Germania ma l’esordio è stato un flop. Ecco il motivo del perché non ha vinto.

Da qualche giorno è iniziato il Mondiale qatariota, il più discusso e controverso di sempre. Diritti civili, bevande alcoliche, morti bianche e condizione della donna sono temi caldissimi che hanno spesso oscurato il calcio giocato, ma tra un’ipocrisia e l’altra si va avanti.

In Qatar si disputa il più controverso dei Mondiali ma gli ascolti sono comunque altissimi, segno che davanti al pallone che rotola cade qualsiasi morale. E allora parliamo di calcio, che è meglio, perché anche lì di piacevoli e spiacevoli sorprese ne abbiamo avute a profusione.

Una su tutte è la Germania. La Nazionale di Hans-Dieter Flick non convince neanche un po’ all’esordio col Giappone e palesa gli stessi problemi evidenziati a Euro 2020 quando passò a fatica il girone ed uscì agli ottavi di finale contro l’Inghilterra.

Germania
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La rappresentativa tedesca in quattro gare agli Europei segnò 6 reti subendone ben 7, un bilancio squilibrato e soprattutto non da grande squadra. Perché la Germania è una squadra grande, non prendiamoci in giro, gli stessi bookmakers la danno sempre tra le formazioni migliori a differenza dell’Olanda che invece sembra poter essere la sorpresa.

Ma cosa c’è che non va nella Germania? Perché ha fatto male agli Europei e sta ripetendo quelle prestazioni anche nel Mondiale in Qatar? Il problema pare essere strutturale, ovvero non si può giocare in questa maniera con determinati giocatori: se sei una Nazionale ne convochi altri o cambi atteggiamento.

La difesa a quattro molto alta fatica enormemente poiché sprovvista di difensori rapidi, Rudiger a parte, se poi consideriamo le sgroppate del terzino sinistro Raum allora si difende a tre. Flick deve metterci mano e in fretta, vediamo come.

Germania, come rivoluzionarsi? Le alternative di Flick

Bisogna inventarsi qualcosa e bisogna farlo in fretta perché il tempo stringe, Flick deve riorganizzare la Germania e farlo prima che arrivi la formidabile Spagna di Luis Enrique, loro sì dannatamente veloci.

Questo soffre la Germania che le impedisce di vincere con regolarità: la lentezza dei suoi difensori a campo aperto, l’impossibilità di marcare alti con successo. Con il terzino Raum sempre molto alto Sule e Schlotterback si ritrovavano 1vs1 con le ali velocissime del Giappone che perdevano sullo scatto a più riprese.

Ito vs Sule
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In particolare Nicklas Sule è andato in enorme difficoltà contro Junya Ito, ala sinistra del Giappone. Il numero 14 della rappresentativa nipponica è stata una spina nel fianco continua per tutto il match con Sule che è stato saltato sistematicamente con scatti, dribbling e palloni profondi.

Se Schlotterback e Sule in questo sistema difensivo faticano, cosa può fare Flick? Meglio cambiare gli uomini o l’impianto difensivo? Indubbiamente meglio cambiare gli interpreti, le idee vanno perseguite e portate fino in fondo. Ma chi potrebbe prendere il posto di Sule e Schlotterback?

I maggiori indiziati al momento sarebbero Lukas Klostermann che rileverebbe a destra Sule e Thilo Kehrer che si piazzerebbe accanto a Rudiger nel centro della difesa, dirottando il collega sul centro sinistra per coprire con la sua velocità le sgroppate di Raum. Un buon compromesso per Flick, anche se spifferi provenienti dal Qatar vedrebbero il solo Sule sostituito con Schlotterback ancora titolare.

Il Giappone non sembrava una grossa minaccia ma ha saputo giganteggiare grazie ad organizzazione e velocità di gamba e manovra, ora per la Germania arriva la Spagna, l’avversario peggiore.

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