La furia di Hamilton, si è riversata totalmente sul suo team. Questo, per via di un episodio avvenuto in una delle ultime gare di stagione.
Un pilota del calibro di Lewis Hamilton, non è sicuramente diventato ciò che è oggi in totale solitudine. Ogni campione che si rispetti, alle sue spalle ha anche un team degno di questa nomea.
Naturalmente, le capacità tecniche in proprio possesso possono fare indubbiamente la differenza. Anzi, il più delle volte è proprio così che funziona. Tuttavia, anche altre meccaniche hanno la loro valenza.
Per esempio, il mezzo che si guida. Questa, infatti, è forse una delle variabili più importanti in assoluto. Il fatto che ci siano così tanti fattori che hanno il loro peso specifico, è sicuramente un bene per l’intrattenimento di questa disciplina sportiva.
Alla base, oltre allo sport, c’è anche l’umanità. L’importanza dei rapporti sani, soprattutto in uno sport così solitario (solo all’apparenza), in quanto tale è imprescindibile. Una pratica dalla quale, volenti o nolenti, non ci si può esimere in alcun modo.
Il pilota britannico, spesso e volentieri, non ha dimostrato chissà quanta premura da questo punto di vista. Sono numerose, infatti, le situazioni che lo hanno visto protagonista di accesi dibattiti.
Dai toni anche piuttosto concitati, il più delle volte. Per citare un caso fra tanti, le sue parole al veleno contro la Red Bull. Anche se, in quel caso specifico, non ci fu chissà quanto spazio per le polemiche.
Trattandosi pur sempre di un episodio di vecchia data, mantenere una certa inflessibilità era obiettivamente una missione complicata. Questa volta, risulta a tutti gli effetti il perno principale di un’altra polemica.
Ma la motivazione per cui ciò è avvenuto, paradossalmente, potrebbe dargli la ragione. Ragione che, alla luce di quanto accaduto, obiettivamente si merita di avere. Nel prossimo paragrafo, si avrà modo di capire ciò di cui si sta parlando.
Hamilton duro contro il suo team: ecco cosa è successo
Hamilton, nel corso della sua ultima gara stagionale, si è letteralmente scagliato contro il suo team. Il motivo? Una scelta strategica non propriamente saggia, che visto l’esito della gara si è rivelata purtroppo influente.
Queste, sono parole che non suonano affatto nuove. Di fatti, è già capitato in passato anche ad altri piloti, che il proprio muretto non si rivelasse efficace nelle scelte. Questi, sono dunque scenari che vanno a penalizzare fortemente i piloti.
Nel corso della prossima stagione, si può sperare che ci sia maggiore attenzione nelle scelte. Possibilmente, interpellando il pilota in anticipo, al fronte di eventuali cambiamenti dell’ultimo minuto.