La gara di Interlagos ha regalato mille emozioni. Una scena in particolare ha commosso tutti: George Russell chino sulla Mercedes in lacrime.
Tutti gli sport restituiscono emozioni enormi che chi non c’è dentro o non segue non può certo capire. Troppo spesso si fa della facile ironia su quanta passione venga spesa ed impiegata nello sport, ma nuovamente: bisogna viverlo, esserci e votarcisi per capirlo davvero. A San Paolo la magia della F1 questo weekend si è materializzata sotto forma di un George Russell in lacrime.
Spesso chi non segue gli sport e non è granché preso dice frasi sciocche e noiose, reiterandole alla nausea, come “sono 11 scemi che corrono appresso ad una palla” o “sono solo macchine che girano“. Nossignori, tenetevele pure queste baggianate, lasciateci vivere lo sport e le emozioni che restituisce in santa pace e religioso silenzio. Perché o ci sei dentro fino al collo o non lo capirai mai cosa significa tifare o concorrere per passione.
Il Gran Premio del Brasile di F1 corso il weekend passato, ad esempio, è stata una gara talmente emozionante e divertente che forse è stata la migliore dell’anno. La scena più commovente indubbiamente è arrivata nel post gare, una volta parcheggiate le monoposto: George Russell esce a fatica dall’abitacolo, si china e piange.
Il ragazzo è giovanissimo essendo un classe ’98, ma è già un formidabile pilota di F1. Le Frecce d’Argento hanno puntato forte su di lui come spalla di Hamilton ed il piccolo britannico ha subito risposto presente sfoderando prestazioni enormi! In Mercedes si stanno rendendo conto di aver preso un giovane fenomeno al pari di LeClerc e Verstappen.
Ma torniamo sul Brasile: perché a gara conclusa sul circuito di Interlagos il buon Russell piangeva chino sulla sua Mercedes? Perché ha raccolto i frutti del duro lavoro.
George Russell ha lavorato duramente in Mercedes, arrivando come un ragazzino interessante e un anno dopo mostrandosi al mondo come un pilota formidabile. Il ragazzo a San Paolo ha ottenuto la sua prima storica vittoria in F1, gareggiando alla grande e non facendosi mai impensierire da nessun rivale.
Neanche a dirlo per lui è stato un tripudio. Il ragazzo è esploso in lacrime per la gioia, tutti i suoi amici e colleghi si sono complimentati con lui perché tutti conoscono il suo valore ed il suo potenziale. Gli spalti di Interlagos sono andati in delirio per George Russell, facendogli una festa indimenticabile e acclamandolo come un eroe.
Il ragazzo merita ogni bene anche perché con questa vittoria entra definitivamente nel mondo dei grandi, attestandosi come un vero pericolo in classifica per tutti. D’altronde la stagione di George Russell è stata superba: quarto posto con 265 punti, 1 vittoria e 8 podi all’attivo quando manca l’ultima tappa di Yas Marina, alle sue spalle piloti illustri come Hamilton, Sainz, Alonso e Norris.
Durante l’arco di tutta la stagione George Russell ha dimostrato di saper guidare il team imponendosi su strategie e scelte, tratto della personalità che gli ha dato un tono autoritario e che sembra aver convinto Toto Wolff a puntare su di lui come post Lewis Hamilton quando The Hammer deciderà di ritirarsi, affidandogli la prima guida della scuderia.
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