A Pecco Bagnaia è riuscita la mandrakata più pazza: il pilota di Ducati spezza la maledizione che attanagliava il team di Borgo Panigale!
Dopo anni difficili e vuoti di vittorie un italiano ha rotto la maledizione che affliggeva i nostri connazionali in MotoGP. A Pecco Bagnaia è riuscita la mandrakata come nel film Febbre da Cavallo, un capolavoro del quale si parlerà per molti anni a venire nonostante sul talento del ragazzo si sono insinuati dubbi su dubbi per mesi. Pecco ora è il degno successore di Rossi e Stoner!
Ricordate tutti il film Febbre da Cavallo del 1976 diretto da Stefano Vanzina? Steno diresse Gigi Proietti ed Enrico Montesano in un cult della commedia cinematografica italiana dove i due attori impersonavano due illusi e truffaldini scommettitori delle corse di cavalli. Bruno Fioretti impersonato da Gigi Proietti veniva soprannominato Mandrake nel film e Pecco Bagnaia ci si è avvicinato alla stragrande!
Dal film nacque il neologismo “mandrakata“, termine usato per spiegare una trovata brillante che ti faccia uscire da una situazione complicata. Pecco Bagnaia la mandrakata l’ha compiuta tra gli applausi di tutti. L’asso di Ducati si è laureato campione del mondo di MotoGP e già questo è un traguardo notevole, ma la magata sta nel come!
Il ragazzo è stato capace di rimontare la bellezza di 108 punti a Fabio Quartararo, non proprio spicci! Una follia, una rimonta che giunti alla pausa estiva sembrava infattibile e che invece è diventata realtà. Era ipotizzabile? No, da nessuno. Fabio Quartararo sembrava destinato a vincere un altro Motomondiale bissando il successo del 2021, ma così non è stato.
Pecco Bagnaia è partito da un clamoroso -91 per poi finire ad un +17 dopo il Gran Premio di Valencia. La mandrakata più bella, più spettacolare ed inattesa: bravo Nuvola Rossa, campione del mondo nonostante i critici!
Bagnaia rompe la maledizione: non accadeva da 50 anni, ma per il web non basta!
Cosa si deve fare per esser considerati campioni? A nostro avviso basta vincere il titolo e lo si è per definizione… a quanto pare non per buona parte del web! Spesso si confondono le definizioni di campione e fuoriclasse, ma tant’é: il web è democratico e spietato, fa parte del gioco.
Sui social network Pecco Bagnaia è aspramente criticato e sottovalutato in continuazione. Inspiegabilmente a nostro avviso! Sul web i suoi haters spingono sulla questione Desmosedici, la formidabile moto che a loro detta è la vera vincitrice del Motomondiale. Eppure per vincere serve il binomio bilanciato tra motocicletta e pilota, lo si sa, ma pur di difendere le proprie idee…
Ma quale maledizione ha spezzato Pecco laureandosi campione del mondo? In realtà ne ha rotte tre, ma una è clamorosa: un italiano non vinceva il Motomondiale dal 2009 con Valentino Rossi e un ducatista non vinceva il Motomondiale dal 2007 con Casey Stoner. E son due, ma la terza?
La terza è la più importante: l’accoppiata moto tricolore più pilota italiano non trionfava nella classe regina delle corse dal 1972! Ci riuscì per l’ultima volta sua maestà Giacomo Agostini cinquant’anni fa su MV Agusta, poi più nulla. Dunque, che se ne dica, bravissimo Pecco per questa grande mandrakata!