In Serie A si è concretizzata una scena assurda: un calciatore è stato ammonito dopo un gol perché il suo cognome è ritenuto offensivo?
Ultimamente è riscoppiata la polemica circa l’operato della classe arbitrale italiana che da quando c’è il VAR invece che migliorare sembra peggiorata. In Serie A ogni domenica ci sono numerosi episodi controversi e poche settimane fa si è consumato uno psicodramma tragicomico: un calciatore è stato ammonito dopo un gol perché… il suo cognome è ritenuto offensivo! Un’esultanza divertente mal capita dall’arbitro: si sta esagerando?
Con l’introduzione del VAR si è pensato che i problemi che affliggono la nostra Serie A potessero venir risolti in men che non si dica. Sbagliato, gli episodi controversi continuano ad esserci e gli arbitri continuano a commettere errori. Sono umani e pertanto fallibili, ci mancherebbe, ma talvolta sono anche esagerati e troppo tesi.
Colpa delle troppe pressioni? Colpa di un regolamento troppo soffocante? Difficile dirlo, indubbiamente quella della Serie A è una classe arbitrale a dir poco in difficoltà. Voci di corridoio parlano di una lotta intestina tra arbitri: alcuni supponenti e conservatori poco fan del VAR ed altri grossi sostenitori della tecnologia come alleata di campo.
Ogni domenica assistiamo ad episodi controversi giudicati in altrettanta maniera, come quello visto in Atalanta contro Udinese. Al 37° minuto l’attaccante Ademola Lookman segna e per esultare compie il suo classico gesto post rete. Un momento gioioso, di festa. Questo è quello che direste voi tutti e invece no, non per l’arbitro.
In virtù del suo cognome Lookman festeggia mimando il gesto di un binocolo, chiaro no? Chiaro a tutti, meno che all’arbitro Daniele Doveri! Il giudice di gara infatti ha ammonito l’attaccante perché reo di aver compiuto un’esultanza irrisoria nei confronti del tifo avversario… ma per favore, basta con queste sciocchezze!
Serie A, c’è un problema: arbitri e regolamento da rivedere?
Siamo tutti un po’ stufi di queste cavolate. Se ti togli la maglia vieni ammonito, se esulti contro l’avversario vieni ammonito, se giochi duro vieni ammonito. Stiamo giocando a calcio, le rivalità e la competitività muovono la passione e necessitano a tutti!
Il regolamento andrebbe decisamente rivisto, così non se ne può più. Troppo soffocante, troppo limitante, eccezionalmente bacchettone. Non aiuta gli arbitri che già non si aiutano da soli a volte e la cosa ormai ha stancato un po’ tutti. Parliamoci chiaramente poi, si pretende tanto dai calciatori perché strapagati ma lo stesso andrebbe fatto con gli arbitri che percepisco lauti stipendi.
Servono arbitri più tolleranti, serve un regolamento più adatto al calcio e meno alla leva militare. Non è ammissibile farsi ammonire perché si allontana la palla o si esulta provocando l’avversario (o non facendolo come accaduto per Lookman!). La tecnologia salverà il calcio, si spera, o che quantomeno si torni ad un gioco maschio che non limiti la foga, la competitività e l’adrenalina dei calciatori.
Se il calcio sta perdendo attrattiva è anche per scene come questa: un calciatore esulta mimando un binocolo e viene ammonito. Ma è mai possibile? E anche l’avesse fatto per sbeffeggiare l’avversario ma ben venga!