Non c’è pace nel mondo delle due ruote: in SBK e MotoGP è riscoppiato il caso Bautista e la polemica torna ad infiammarsi tra i vari piloti!
Dopo un periodo di pace, o più precisamente di tregua armata, sembra esser riscoppiato il caso Bautista: il pilota spagnolo di Ducati è tornato al centro della polemica che sta tenendo banco sia in SBK che in MotoGP da diverso tempo, a tal proposito numerosi piloti si sono espressi dicendo la loro e su tutti Scott Redding e Luca Marini hanno martellato a riguardo.
Nelle competizioni motoristiche una delle questioni aperte e mai dibattute realmente è quella legata al peso generale del cavallo più il fantino: un pilota estremamente alto pagherà di più di uno molto basso, così come un asso di costituzione robusta farà sempre più fatica di un pilota minuto… contro madre natura si può far qualcosa per bilanciare la questione e far partire tutti allo stesso livello o semplicemente più si è leggeri e più si è avvantaggiati?
Al momento sia in SBK che in MotoGP hanno lasciato correre, si è pertanto scelto di rimandare il dibattito ad un futuro non precisato e per ora quindi sì, chi è più leggero è indubbiamente avvantaggiato rispetto ai rivali più grossi.
Di recente se ne è tornato a parlare con insistenza vista la marcia inarrestabile di Alvaro Bautista che in sella alla sua Ducati sta demolendo il Mondiale SBK dominandolo in lungo e in largo… e sapete com’è messo fisicamente il trentottenne pilota spagnolo? È alto 168 centimetri e pesa 58 chilogrammi.
Alvaro Bautista rappresenta indubbiamente l’eccezione essendo particolarmente piccolo e leggero, ma la cosa ad esempio non è andata giù a Scott Redding che si è lamentato di questo vantaggio fisico dello spagnolo sostenendo che vince unicamente grazie a quello e non certo per il suo talento.
A quelle accuse mosse da Redding fece da contraltare la difesa del ducatista spagnolo che commentò il tutto sostenendo che un corpo minuto può anche essere più leggero e veloce, pesando meno sulla moto, ma è altrettanto limitante quando serve la forza di sterzare, piegare o resistere a vento, pressione e impatti vari.
E non finisce qui, qualcun altro di recente dalla MotoGP ha parlato della questione dopo qualche mese di finta tregua circa l’argomento…
Dopo circa tre mesi di silenzio ecco riaprirsi la questione riguardante la fisicità dei piloti e a ritirarla fuori ci ha pensato Luca Marini, robusto asso del Team VR46 di MotoGP.
Luca Marini, fratellastro di Valentino Rossi, ha parlato del fatto che anche secondo lui un pilota minuto è avvantaggiato e che serve mettere una regola che normi il tutto. Ecco un sunto delle sue parole: “Non può essere che non abbiano ancora introdotto il peso minimo, è una norma democratica. Ha un grande impatto sul comportamento della moto e sul consumo degli pneumatici“.
Il peso minimo è un concetto che prima o poi potrebbe essere introdotto, sia in SBK che in MotoGP, e farebbe sì che pilota più moto debbano dare un certo risultato affinché siano considerate regolari.
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