Lewis Hamilton spiazza tutti con alcune dichiarazioni forti nei confronti del compagno di squadra: si evidenzia una certa distanza tra loro.
Le cose in casa Mercedes non sono andate alla grande in questo 2022: ci si aspettava una lotta con Red Bull e così non è stato, la W13 è stata una monoposto scadente e Lewis Hamilton ha fatto più da tester che da contender al campione in carica. Il sette volte iridato ha parlato di queste sua disponibilità nel fare il lavoro sporco, evidenziando però una certa distanza da George Russell.
Tutto ci saremmo aspettati dal Mondiale F1 del 2022 meno che vedere una Mercedes in forte difficoltà, soprattutto per come si era chiuso il discusso Mondiale 2021 con la vittoria in extremis di Max Verstappen ai danni di Lewis Hamilton.
La W13 è una monoposto nata male e di poco migliorata nel corso dei mesi con i vari aggiornamenti, ma mai realmente competitiva né con Ferrari né tantomeno con Red Bull, perciò questo 2022 si è rapidamente trasformato in un grosso test per il 2023 e a farne le spese è stato più un pilota che un altro.
Cominciamo col dire che questa differenza tra un pilota Mercedes che ha pagato più dell’altro era rimasta celata fino ad oggi a tutti noi, ne ha parlato Lewis Hamilton in settimana altrimenti non ce ne saremmo mai potuti accorgere: pare che per mesi il sette volte iridato, in quanto pilota esperto, abbia fatto da laboratorio ambulante testando vari assetti e numerosi componenti sulla sua monoposto al fine di aiutare Mercedes a costruire un 2023 decisamente più credibile di quanto visto nel 2022.
E Russell in tutto questo? Nulla, correva e si divertiva stando a quanto dice Hamilton, nel senso che il giovane asso delle Frecce d’Argento pensava al risultato e a gareggiare con la W13 messagli a disposizione mentre sua maestà dall’alto della sua esperienza faceva maggiore lavoro sporco pagando qualcosa in termini di risultati.
Gli sarà pesata questa responsabilità? Fino ad oggi no, ma le recenti dichiarazioni hanno detto il contrario evidenziando anche una certa distanza dal compagno di squadra, come a ridimensionarlo, e forse c’è un motivo preciso.
Nei mesi scorsi mentre Hamilton faticava ad essere credibile in pista un giovane e coraggioso Russell si prendeva Mercedes, cambiando strategie e ordinando il da farsi… talvolta scavalcando le decisioni del box, finanche ai danni di Hamilton stesso.
Ma mesi fa non c’era la convinzione che c’è oggi, il sette volte iridato sembrava dubbioso sul suo futuro ma di recente Hamilton ha comunicato che continuerà a correre in F1 per diverso tempo e fintanto che c’è lui difficilmente la prima guida delle Frecce d’Argento passerà al ventiquattrenne britannico.
Lewis Hamilton è stato molto chiaro in conferenza stampa a riguardo: “George sta facendo del suo meglio, non ne farò un cruccio se finisse davanti a me quest’anno ma fossimo stati primo e secondo sarebbe stato differente…“, sottolineando dunque quanto si senta ancora la prima guida del team e che il giovane inglesino può stargli davanti in classifica solo quando non conta e non si sta primeggiando.
Hamilton ha poi aggiunto: “George e la sua squadra non fanno gli esperimenti che faccio io, faccio tutto il duro lavoro“, più chiaro di così!
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