Pecco Bagnaia per rimontare in classifica doveva rischiare all’occorrenza giocate estreme e l’ha fatto: può aver vinto il Mondiale così!
Una rimonta che rimarrà nella storia quella orchestrata da Pecco Bagnaia ai danni di Fabio Quartararo, partendo da un clamoroso -91 e superandolo ora a +23 quando manca solo l’ultima tappa di Valencia alla conclusione del Motomondiale: merito di una Desmosedici imprendibile e del coraggio del suo fantino, capace di azzardare e portare a casa giocate rischiose e fantasmagoriche come quella operata a Sepang che ha lasciato tutti a bocca aperta.
Spesso quando si dibatte di competizioni motoristiche puntualmente si finisce a tirare fuori la domanda delle domane, il più classico dei quesiti esistenziali al quali forse non avremo mai risposta: è più importante il pilota o il mezzo?
C’è chi sostiene che senza quella motocicletta Valentino Rossi non l’avrebbe mai vinti tutti quei Mondiali, c’è chi sostiene che Marquez sigli i risultati con una due ruote non così incredibile… perciò una risposta scientifica non c’è, anche perché siamo nel campo della pura irrazionalità e pertanto va bene così.
Però è indubbio che il binomio pilota formidabile più moto inarrestabile generino un campione difficilmente battibile, questo è fuori discussione insomma, ed è quello che sta succedendo in MotoGP quest’anno con Ducati e Pecco Bagnaia: la Desmosedici pensata dall’ingegner Dall’Igna è un bolide che fa paura ma Nuvola Rossa la sta guidando come solo un fenomeno sa fare.
Tra gli appassionati di moto ci si interroga spesso sul reale valore di Pecco Bagnaia, come se il ragazzo dovesse sempre dimostrare e si faccia fatica ad accettarlo nella cerchia di quelli bravi, però le giocate e i numeri sono tutti lì a dargli ragione e sono strepitosi.
Non si arriva all’ultima gara con un vantaggio di +23 su un campione del mondo in carica come Fabio Quartararo per puro caso, partendo per altro da un -91 come ha fatto Pecco Bagnaia, piuttosto lo si fa rischiando giocate estreme e portando a casa risultati clamorosi, sovvertendo i favori del pronostico e sbaragliando la concorrenza… come visto a Sepang quando tutti si sono alzati per applaudirlo.
Pecco Bagnaia da urlo: vince a Sepang con una partenza sbalorditiva
Il Gran Premio della Malesia è stato spettacolare a dir poco, pregno di duelli feroci e rimonte folli, tanti sorpassi al cardiopalma ed una serie di giocate pazzesche che solo i veri campioni sanno fare.
La qualifica non è stata eccellente per Nuvola Rossa ma si sapeva che a Sepang avrebbe sofferto, così la sua Desmosedici partiva dal nono blocchetto di start in terra malese. Troppo, Quartararo è un avversario pericoloso ed il ribaltone è dietro l’angolo, serviva recuperare posizioni e serviva farlo subito prima che fosse troppo tardi e che si rimanesse imbottigliati ne traffico delle retrovie.
Pecco prende coraggio, sbuffa via le paure ed allo spegnimento dei semafori rossi si va, parte fulmineo e prende la traccia interna velocissimo, compie una staccata da paura alla prima curva e da nono in griglia si ritrova subito secondo alla caccia di Jorge “Jekyll e Hyde” Martin primo.
Sette posizioni mangiate con la partenza, non preoccupandosi della calca che si crea alle primissime curve e rischiando l’impatto, sprezzante del pericolo e con l’unico obiettivo di prendersi sempre più punti possibili: una giocata da campione che può valergli la vittoria del Motomondiale.