Il Gran Premio texano del 2022 offre uno spettacolo che non verrà mai dimenticato: in pista succede di tutto e gli appassionati si divertono.
Una delle gare più divertenti e spettacolari di sempre, indipendentemente da quale team si tifi: il Gran Premio di Austin ha regalato uno show incredibile a tutti i presenti ed ai telespettatori, mettendo in pista una di quelle corse che rimarranno nell’immaginario collettivo come una tra le più belle ed appassionanti della storia recente. Viene assegnato il titolo Costruttori tra rimonte clamorose, incidenti folli e duelli feroci.
Che il Gran Premio di Austin avrebbe divertito lo si poteva immaginare, d’altronde già il sabato aveva offerto numerosi spunti interessanti nella sessione di qualifiche che aveva visto mille penalità e la griglia di partenza domenicale stravolta.
In pista poi c’è stato vero spettacolo, non a caso il Circuito delle Americhe (acronimato COTA) è considerato divertente e mozzafiato al pari di un Luna Park con i suoi lunghi rettilinei, le sue numerose curve, i sali e scendi infiniti in stile rapide.
Il Gran Premio di Austin ha generato sincere emozioni in tutti, dagli astanti ai telespettatori, offrendo diversi spunti per arrabbiarsi così come per gioire e perché no commuoversi: in avvio di evento si è ricordato lo scomparso Dietrich Mateschitz patron del gruppo Red Bull, la partenza ha offerto subito un incidente alla prima curva che ha visto coinvolto Sainz, si è girato dopo pochi giri Latifi mentre Valtteri Bottas ha incastrato la sua monoposto sulla ghiaia, Vettel e Magnussen così come LeClerc e Perez hanno duellato alla morte, Alonso ha dato nuovamente prova di saper essere un big della F1 anche a 41 anni portando al traguardo una macchina semi distrutta dal tremendo incidente con Stroll, Red Bull ha vinto il titolo Costruttori e Mercedes è tornata a respirare.
Insomma, è successo di tutto e di più in pista ad Austin, ma andiamo a vedere l’ordine di arrivo finale cominciando dai ritiratisi: Carlos Sainz che partiva in pole position è stato centrato alla prima curva da George Russell e pertanto è stato costretto subito al ritiro, poco più tardi è toccato a Valtteri Bottas che si è girato ed è finito fuori impantanandosi ed infine Lance Stroll che ha completamente distrutto la macchina dopo aver urtato Alonso durante un sorpasso.
GP Austin, l’ordine di arrivo: vince sempre Mad Max
C’è poco da dire o da fare, anche ad Austin vince Max Verstappen (permettendo a Red Bull di alzare al cielo il titolo Costruttori) nonostante il vento che faceva ballare la vettura, l’errore al pit stop con l’anteriore sinistra che non si fissava, la partenza dal secondo blocco e la sua continua lamentela circa la poca fluidità della monoposto.
A podio ci vanno Lewis Hamilton e Charles LeClerc, entrambi autori di una gara pazzesca condita da due fantasmagoriche rimonte, seguono George Russell (giro veloce) e Sergio Perez in quarta e quinta posizione, un ottimo e costante Lando Norris termina al solito sesto posto, grandissimi anche Vettel, Magnussen, Tsunoda e Ocon (partito dai box) che concludono la Top 10.
Fernando Alonso aveva chiuso settimo ma gli sono stati inflitti 30 secondi di penalità per aver corso con una monoposto incidentata mettendo tutti in pericolo, retrocedendo pertanto al quindicesimo posto, notte fonda per Mick Schumacher, Daniel Ricciardo e Nicholas Latifi che chiudono ultimi insieme all’asturiano.