Dopo l’ottima qualifica ottenuta al sabato la gara di Ferrari sul Circuito delle Americhe di Austin dura appena 12 secondi: com’è possibile?
In quel di Austin è andata in scena l’ennesima domenica tragicomica per Ferrari, nonostante le buonissime indicazioni avute dalle tre sessioni di prove libere e l’ottima qualifica portata a casa da entrambe le monoposto: nella quartultima tappa del Mondiale di Formula Uno corsa sul Circuito delle Americhe la Ferrari di Carlos Sainz, pur partendo in pole position, è durata appena 12 secondi in pista…
Un domani ai tifosi della Ferrari dovrà esser fatta personalmente una statua, a ciascuno di loro, questo perché la loro pazienza è encomiabile visto che le rosse di Maranello non portano a casa un trofeo da una vita e loro comunque in ogni tappa del Mondiale portano un tifo sfegatato e coloratissimo sugli spalti degli autodromi.
Fosse solo la mancanza di vittorie a deludere i tifosi delle rosse tutto sommato ci si potrebbe passar su, alla fine non è semplice vincere e soprattutto la Formula Uno è uno sport che spesso campa di cicli vincenti perciò bisogna stringere i denti ed aspettare, piuttosto la cosa che più ferisce il tifoso della Ferrari è la maniera in cui i fatti gli girano puntualmente contro e gli impediscono di avere una domenica di corse normale.
Ogni weekend di gara ce n’é una: quando sbaglia il pilota, quando il muretto prende le decisioni sbagliate, quando la strategia non è buona, quando la sfortuna batte martellando pesantemente… e credeteci, non è una scusa ma la Ferrari per quanto non si aiuti a vincere va altresì detto che non è mai nemmeno fortunata.
Il Gran Premio di Austin iniziava sotto i migliori auspici con tre ottime sessioni di libere che avevano evidenziato come la Ferrari fosse l’unica scuderia costante sul Circuito delle Americhe, con entrambe le monoposto in vantaggio anche se di poco perfino su ambedue le Red Bull.
La sessione di qualifica poi è stata strepitosa con Carlos Sainz che ha centrato la pole position e Charles LeClerc che gli si è accodato subito dietro: due Ferrari davanti, un capolavoro dei due piloti, anche se poi il monegasco è stato retrocesso di dieci posizioni per la penalità inflittagli per il cambio di due componenti del motore.
GP Austin, pole sprecata: la Ferrari di Sainz subito out
Ennesima pole position per Ferrari dunque, questa con Carlos Sainz lì davanti e quella sensazione che avendo già vinto il titolo Piloti il buon Max Verstappen possa esser meno aggressivo o semplicemente meno affamato di vittoria.
Neanche per sogno, si spengono i semafori rossi e Verstappen parte subito aggressivo prendendosi l’interno della prima curva e allargando Sainz in traiettoria esterna che nel rientrare si piazza secondo subito dietro Mad Max.
Siamo al 12° secondo di gara, alla prima curva: George Russell di Mercedes tenta di emulare Verstappen e taglia stretto centrando col muso la F1-75 di Sainz che si gira e si piazza per metà in pista e per metà su cordolo e ghiaia, il radiatore è andato KO e l’asso spagnolo è costretto al ritiro.
Un velo di tristezza cade sul volto degli astanti sostenitori di Ferrari che assistono attoniti al rientro ai box della vettura incidentata… e un’altra tragicomica domenica per le rosse di Maranello se ne va.