L’accerchiamento ricevuto dopo il caso sforamento Budget Cap ha unito il team Red Bull e Max Verstappen ha perso le staffe accusando tutti.
Dopo lo scoppio del caso sforamento Budget Cap e violazioni procedurali che ha investito Red Bull e Aston Martin, il team austriaco con sede a Milton Keynes è stato preso d’assalto dai suoi nemici e avversari che hanno cominciato a bastonarlo mediaticamente: tutto questo trambusto e questo accerchiamento hanno unito il gruppo di Christian Horner e di recente Max Verstappen l’ha difeso in conferenza accusando tutti quelli che gli danno addosso.
La Formula Uno è uno sport che spesso campa di cicli vincenti perché quando si trova il giusto pilota, il giusto motore, il giusto assetto della monoposto e la dovuta competenza al muretto allora si può generare un duraturo periodo vincente come fece ormai più di vent’anni fa la Ferrari con Michael Schumacher o come ha fatto più recentemente in questi anni la Mercedes con Lewis Hamilton.
La Red Bull è quella scuderia che sembra pronta ad emulare questo cammino svolto dalle colleghe rivali in precedenza, essendo la scuderia austriaca al suo secondo anno di vittorie consecutive del titolo Piloti e ormai a centimetri dalla prima vittoria del titolo Costruttori nel corso Verstappen-Perez, una tripletta sulla quale però ci sono più ombre che luci.
La FIA da un paio di settimane abbondanti ha comunicato al circus della F1 ed al mondo intero dapprima l’investigazione ai danni di Red Bull e Aston Martin e successivamente la loro responsabilità accertata per sforamento del Budget Cap (solo gli austriaci) e violazioni procedurali (entrambe): non è ancora chiaro quanto e come verranno sanzionate le due scuderie ma c’è fervente attesa per scoprirlo, tra chi chiede decurtamento di punti in classifica, chi pretende l’abbassamento dei futuri tetti di spesa e chi suggerisce la limitazione di sviluppi e test futuri.
A quanto pare ballano 6 milioni di differenza tra quanto dichiarato e quanto effettivamente speso, con circa 2 milioni di euro di eccedenza che significano ghiotti sviluppi e aggiornamenti che hanno permesso a Red Bull di superare i suoi avversari in queste due stagioni.
Ovviamente il circus intero si è scagliato contro la scuderia austriaca attaccandola su più fronti, ma ecco che nel momento del bisogno Max Verstappen il suo fantino migliore si eretto a difensore d’ufficio e ne ha preso le parti, attaccando tutti i loro avversari.
Max Verstappen, avvocato d’assalto: “In F1 tutti ipocriti!”
L’attacco in massa ha unito la scuderia di Red Bull che si è ritrovata a fronteggiare un esercito di piloti, Team Principal, ingegneri e meccanici rivali furibondi per quanto accaduto, e dopo settimane a subire è stato Verstappen a rialzare la testa e la voce.
Mad Max si è fatto sentire, rispondendo per le rime ai loro detrattori: “Siamo convinti di aver rispettato le regole, andiamo forte e gli avversari provano solo a rallentarci con ogni mezzo… in F1 sono tutti un po’ ipocriti“.
Ipocrisia o meno, il broglio in bilancio è stato certificato e ora si spera che una volta tanto la FIA faccia realmente giustizia e non permetta che il regolamento venga scavalcato così facilmente, pena il crollo della credibilità del circus intero e della Federazione.