La Formula 1 si prepara a vivere un weekend turbolento in quanto ad Austin i piloti sono pronti a protestare duramente contro la Federazione.
Ormai in Formula Uno impazza la guerra furibonda tra la Federazione Internazionale dell’Automobile (FIA) ed i protagonisti del circus quali dirigenti, piloti e tifosi: tra le due parti non scorre buon sangue da un pezzo ed ormai si è arrivati ad un punto di rottura decisivo materializzatosi a Suzuka dopo un’organizzazione del weekend di gara a dir poco indecente da parte di FIA. Ad Austin andrà in scena una maxi protesta dei piloti!
Una guerra su larga scala ci aspetta in Formula Uno ed era nell’aria da un po’: la Federazione ha fatto pochissimo per evitarla chiudendosi a riccio nei suoi cervellotici e mal scritti regolamenti e prendendo una serie di decisioni controverse che non sono andate giù ai membri delle varie scuderie ed ai piloti stessi, così la situazione si è andata man mano surriscaldandosi fino a esplodere.
Ora non c’è più tempo per fare la pace, le tregue sono un lontano ricordo e tra le parti non c’è più dialogo; c’è anche chi propone di mettersi in proprio nel circus abbandonando FIA come Federazione e rendendosi indipendenti sotto la Formula One Group capeggiata da Stefano Domenicali.
Il Gran Premio del Giappone corso a Suzuka dieci giorni fa è stato la goccia che ha fatto traboccare un vaso già stracolmo da un pezzo: la FIA ha prima ordinato la partenza su un tracciato allagato dalla pioggia battente senza però imporre le gomme Wet cinturate di blu, poi ha interrotto la gara esponendo in fretta e furia la bandiera gialla prima e successivamente la bandiera rossa dopo appena due giri e mezzo, escludendo così dalla ripartenza gli incidentati Sainz e Albon, ha poi concesso il nuovo start della gara per un totale di appena 39 minuti di corsa ed infine ha elargito due penalità a dir poco ridicole a Charles LeClerc e a Pierre Gasly.
Ma il fatto più grave commesso da FIA a Suzuka è stato permettere che l’organizzazione e i marshall in pista facessero uscire un trattore e due Gru mobili per la rimozione delle vetture incidentate mentre i piloti ancora giravano sul tracciato in regime di bandiera prima gialla e poi rossa, ma con visibilità quasi azzerata per il muro d’acqua che si alzava al passaggio delle monoposto mettendoli così in pericolo di vita.
GP Austin, piloti in rivolta: maxi protesta contro FIA
Non è chiaro ancora in quali modalità avverrà, ma gira la voce da un po’ e prende sempre più piede che i piloti già sul piede di guerra verso FIA da un bel po’ in quel di Austin scenderanno in protesta contro la Federazione.
Non è chiaro come e quanto manifesteranno, ma autorevoli firme del mondo dello sport hanno dato praticamente la notizia per certa: nel Gran Premio del Texas i piloti contesteranno duramente e platealmente la FIA battendosi per la propria vita, puntando il dito contro lo scarso impegno che in federazione stanno mettendo in tema di sicurezza in pista non facendo affatto passi in avanti… anzi, facendone di pericolosi indietro come visto a Suzuka.