La sequenza fortunata del Gratta e Vinci che è stato vinto, ha permesso a questa persona di sbancare ancora prima di pensarci: ecco perché.
Quando si sottolinea l’irrazionalità del Gratta e Vinci, non lo si fa per scoraggiare al gioco. Indubbiamente ci deve essere sempre la giusta dose di moderazione alla base. Ma non è questo il focus del discorso. Si parla, infatti, di un gioco in cui le regole non esistono.
L’unica regola, appunto, è quella sopracitata. Ovvero, giocare sì. Ma con parsimonia. Una regola che, banalmente, risulta perfettamente applicabile anche a tanti altri tipi di gioco d’azzardo.
Anche se in questo caso, parlare di gioco d’azzardo non è propriamente corretto. Tuttavia, in entrambi i casi vale lo stesso principio: i metodi vincenti non esistono. Chi parla di sequenze fortunose, o di chissà quali formule magiche per vincere, è in malafede.
La fortuna stessa, d’altro canto, è un concetto astratto. Dunque, perché farci affidamento? Forse per speranza, o forse per ingenuità. In entrambi i casi, si parla di sentimenti e sensazioni che hanno poco a che vedere con la razionalità.
A proposito di sensazioni, la storia di questa persona che ha vinto al Gratta e Vinci è qualcosa di straordinario. Con un biglietto di 20 euro, infatti, questo fortunato individuo ha ottenuto una vincita dal valore di ben 100.000 euro. Una cifra clamorosa, vista la spesa.
Chiaramente, 20 euro sono sicuramente tanti rispetto ai biglietti ordinari. E non vincere, obiettivamente, potrebbe essere quasi svilente in un certo senso. Ma per fortuna, non è questo il caso di cui si sta parlando.
In una ricevitoria con sede in una piccola provincia della Toscana, i proprietari e tutti i cittadini presenti sono stati resi partecipi di un avvenimento grandioso. Un vero e proprio traguardo storico, accompagnato da una sottotrama ancora più incredibile: ecco quale.
Gratta e Vinci: la sensazione era certa…
Per ovvie ragioni, quando si fa il colpo grosso al Gratta e Vinci nessuno lo può sapere. Nemmeno i diretti interessati, il più delle volte. Questo, poiché è un evento dall’esito casuale. Dunque, impossibile da prevedere.
L’uomo, a quanto pare, si sentiva di vincere. Quasi come se fosse un evento certo. Ma ovviamente, sono solo sensazioni dettate poi dagli eventi. Dunque, non c’è alcun tipo di correlazione evidente.