Dopo giorni frenetici la FIA ha pubblicato l’esito della sua investigazione su Aston Martin e Red Bull: ecco le loro responsabilità e colpe.
Sono stati decisamente giorni turbolenti quelli che hanno accompagnato gli appassionati di Formula Uno e i protagonisti del circus da due settimane a questa parte: il weekend di gara corso a Marina Bay quindici giorni fa, in Singapore, portò alla luce un broglio di bilancio perpetrato da Aston Martin e Red Bull e dopo diversi giorni finalmente abbiamo il responso di FIA circa le colpe accertate dalle due scuderie.
Volge al termine una delle pagine più nere della storia della Formula Uno, e come sport c’è da dire che ha una storia pregna di misfatti e malfatte, ma ancora si attendono le ripercussioni su chi ha commesso tali brogli.
Per FIA ora è anche ufficiale: Aston Martin e Red Bull hanno sforato il tetto limite del Budget Cap imposto dalla Federazione per contenere i costi ed evitare così ingenti perdite, oltre ad aver violato procedure previste, una sorta di Fair Play Finanziario per le scuderie della Formula Uno.
Lo sforamento è ufficiale anche se con proporzioni diverse, ma il broglio e l’eccedenza c’è: Aston Martin ha violato le procedure del regolamento, potenzialmente sforando di qualcosina anche a livello economico ma si parla di spicci considerando la portata degli eventi, mentre la Red Bull è in violazione sia per quanto riguarda le procedure regolamentari che per l’eccedenze di bilancio.
A loro due si sarebbe aggiunta la Williams poi, anch’essa in violazione procedurale nel 2021 (perché questo è l’anno di riferimento per le suddette violazioni), salvo poi averla comunicata e sanata con estrema puntualità e trasparenza.
La Cost Cap Administration, costola della FIA che si occupa del controllo dei bilanci, ha così scritto nel comunicato che accerta la responsabilità dei due team nel caso sforamento Budget Cap: “Si sta attualmente determinando la linea d’azione appropriata da intraprendere ai sensi del Regolamento finanziario in relazione ad Aston Martin e Red Bull“, pertanto le penalità arriveranno in tempi brevi.
Va detto che la Red Bull ha ecceduto in bilancio per meno del 5% del consentito, col Budget Cap stanziato tra i 140 e i 145 milioni di euro, il che prevede le sanzioni definite “soft” dal Regolamento.
La domanda delle domande ora troneggia nelle menti di tutti: cosa rischiano Red Bull e Aston Martin? Non moltissimo per la verità.
La Red Bull, che ha scelto decisamente una bizzarra linea difensiva, essendo sotto il 5% di eccedenza (circa 5 milioni di euro) oltre il tetto salariale stabilito da FIA rischia da un minimo di una sola multa pecuniaria ad un massimo di un decurtamento di punti nelle classifiche 2021 (sia Piloti che Costruttori), con la possibilità anche di subire un abbassamento del Budget Cap del 2023 e vedersi limitati i test per gli sviluppi (pena chiesta da Mattia Binotto, Team Principal di Ferrari).
Al novantanove per cento Aston Martin, in quanto solamente rea di violazione procedurale, verrà punita unicamente con la sanzione pecuniaria di una multa seppur salata, anche se su di loro c’è un approfondimento in corso visto che come dicevamo qualcosina in eccedenza potrebbe essergli sfuggita.
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