Il nostro amato Charles LeClerc è senza dubbio un fenomeno, ma deve limare ancora un limite che gli impedisce di vincere con regolarità.
Charles LeClerc dimostra in ogni gara di essere un vero fenomeno delle quattro ruote ed ha combattuto per tutto l’anno ad armi impari contro le Red Bull di Verstappen e Perez: se c’è una critica che si può muovere all’asso monegasco è che talvolta avrebbe potuto fare qualcosa in più, e forse limando un certo suo limite avrebbe potuto vincere qualche gara in più. Andiamo a scoprire quale piccolo difetto impedisce a Charles LeClerc di vincere con costanza in F1.
Un po’ come si fa con un figlio che non va tanto bene a scuola, lo si redarguisce e lo si mette davanti all’evidenza dei fatti anche con fermezza, ma guai se qualcun altro si intromette e prova a toccarcelo… ecco noi ferraristi viviamo lo stesso rapporto con Charles LeClerc: se c’è da muovergli una critica costruttiva o sottolinearne degli errori lo facciamo senza farci condizionare dall’amore che sentiamo per lui, ma guai a chi ce lo tocca.
C’è un motivo se Carlo Vanzini, telecronista di Sky Formula Uno, lo ha soprannominato “Il Predestinato“: LeClerc è giovane e ricco di talento, talvolta sbaglia ma prima o poi riporterà alla vittoria del titolo la Ferrari.
Charles LeClerc ha però un difetto che sembra proprio non riuscire a limare e sta nelle partenze: l’asso monegasco di Ferrari ha siglato ben diciotto pole position vincendo appena in quattro occasioni… e questo non va bene.
La gestione della pole position deve essere quasi un dogma da rispettare, altrimenti gli sforzi promossi in qualifica diventano vani: Charles LeClerc spesso parte davanti a tutti ma allo spegnimento del semaforo rosso perde posizioni, o talvolta gli è capitato di trovarsi davanti e non gestire al meglio le gomme e perdere così decimi su decimi fino a farsi rimontare.
Intendiamoci, LeClerc ha un paio di difetti ma è un formidabile pilota, se la Ferrari lo supportasse sbagliando molto meno il gioco sarebbe fatto e Charles ora avrebbe vinto molte più gare.
Charles LeClerc e la Ferrari: dove sbaglia il team e dove non arriva la macchina
Se dipendesse solo dal pilota il non vincere saremmo a cavallo: basterebbe sostituirlo con uno più bravo ed il gioco sarebbe fatto, ma ad oggi LeClerc non è sostituibile perché è fortissimo e al massimo ne avrà un paio solamente più abili di lui in pista (e non ne siamo molto sicuri).
Semmai dev’esser la Ferrari a sbagliare meno e dare a Il Predestinato più chance di vittoria: la F1-75 ha iniziato l’annata evidenziando molti problemi di affidabilità, successivamente ha sconfitto quelli e sono sopraggiunti i guai col degrado eccessivo della gomma che ormai dura poco meno di cinque giri prima di usurarsi, inoltre durante tutta la stagione il muretto Ferrari nelle figure del Team Principal Mattia Binotto e dello stratega Inaki Rueda ne ha combinate di ogni sbagliando in più occasioni e condizionando gli assi in rosso.