Il rugby è stato di recente tristemente sconvolto da una notizia che nessuno avrebbe mai voluto sentire, con un suicidio drammatico.
Purtroppo negli ultimi anni la situazione legata alla stabilità mentale e psicofisica di molte persone si è fatta davvero sempre più complicata, con il rugby purtroppo nell’ultimo periodo ha dovuto piangere la scomparsa di un suo grande campione.
Il suicidio è sempre stato considerato come un gesto davvero estremo, con qualcuno che lo ha spesso condannato probabilmente non capendo le reali motivazioni che ci sono alle sue spalle.
Troppe persone infatti hanno scioccamente definito questa scelta come quella più semplice e che toglie da ogni possibile problematica, ma in realtà probabilmente è la più coraggiosa di tutte.
Nessuno di noi infatti conosce con esattezza quello che può succedere dopo la vita terrena, dunque sicuramente decidere di togliersi la vita è un qualcosa dal quale non si può tornare indietro.
Indubbiamente poi la situazione è legata alla pandemia e ha un continuo isolamento sempre maggiore della società ha contribuito sempre di più a una serie di problematiche che si sono ingigantite.
Per questo motivo anche il mondo dello sport deve continuare a piangere una serie di atleti che decidono di farla definitivamente finita con le loro sofferenze terrene, con il rugby che è stato pesantemente colpito nell’ultimo periodo.
La notizia è infatti di pochi giorni con la morte di Adam Walker, giocatore del rugby a 13, la versione inferiore rispetto a quello noto a tutti a 15, che ha sconvolto davvero tutti quanti.
Indubbiamente il ragazzo soffriva la diverso tempo di una importante forma di depressione, soprattutto perché era stato squalificato a causa della cocaina, sostanza che lui stesso ha dichiarato aveva assunto proprio per poter contrastare questo suo stato d’animo.
Il problema però è anche da quel momento in poi il Walker è stato completamente allontanato dalla nazionale scozzese, per questo motivo la situazione è solamente peggiorata.
Riportare la notizia sono stati chiaramente tutti i massimi giornali britannici e soprattutto quelli collegati direttamente al mondo del rugby con Walker che ha rappresentato per diversi anni un punto fermo della sua nazionale.
Con la Scozia infatti ha giocato in 14 occasioni nell’arco di 7 anni, ovvero tra il 2012 e il 2019, dimostrando di poter giocare davvero in grandi squadre.
Il suo Apice venne raggiunto sicuramente nel 2013, anno in cui con la sua Nazionale riuscì a essere convocato per il Mondiale, senza mai dimenticare anche come un anno dopo disputò l’Europeo.
Stiamo parlando dunque di un ragazzo chi aveva davvero le qualità per poter effettuare una splendida carriera all’interno del rugby a 13, con le sue qualità che in qualche modo lo hanno sempre salvato.
Infatti anche dopo la squalifica ha avuto l’opportunità comunque di continuare a giocare a livello professionistico, anche se è rimasto sempre all’interno solamente del suo club, ovvero il Salford Red Devils.
Con la pandemia inoltre la situazione è peggiorata sempre di più, infatti nel 2019 ha deciso anche di chiudere definitivamente la sua carriera e da quel momento è iniziato il vortice definitivo.
Erano in molti a sospettare che prima o poi Adam Walker avrebbe compiuto questo gesto davvero drammatico, ma l’unica cosa che possiamo affermare in questo momento è che ci sentiamo davvero molto vicini alla famiglia e speriamo che questo gesto almeno abbia posto termine alle sofferenze di questo ragazzo.
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