Toyota, ha deciso di uscire allo scoperto rivelando tutti i suoi segreti più grandi: ecco i tre che nessuno conosce. Roba da non credere.
Il brand Toyota, si è sempre distinto per via della sua trasparenza rinomata verso i suoi acquirenti più fedeli. Tuttavia, questa volta l’esito è stato decisamente diverso. Nel momento in cui questi segreti sono venuti alla luce, tutti i fan sono rimasti letteralmente a bocca aperta. Questo, per ragioni di per sé anche abbastanza ovvie.
Quando è stata annunciata la nuova vettura in arrivo, l’hype si è mantenuto a livelli clamorosamente alti. Questo, per via di una tendenza dei fan a mantenere le aspettative alte anche a distanza di anni.
Di conseguenza, il digiuno di news e informazioni utili è servito a mantenere l’interesse su livelli ottimali. Questi segreti, a loro volta, hanno ancora di più aumentato la trepidante attesa del pubblico.
Essendo parecchi, ecco che verranno elencati solamente i tre più interessanti. Dunque, senza indugiare oltre, è bene proseguire con il breve elenco. Il nome, in origine, era quello di Toyoda.
Tuttavia, per motivi aziendali dovuti anche alla registrazione del marchio, il nome è divenuto ad oggi Toyota. E la scelta in questione, probabilmente in maniera diretta, ha funzionato.
I fan, infatti, non cambierebbero questo nome per nessuna ragione al mondo. Un’altra curiosità che probabilmente nessuno sapeva, riguarda uno straordinario dato inerente alle vendite. I modelli di Toyota che sono stati venduti, hanno superato spesso e volentieri le milioni di “copie”.
Ma in questo caso, si è superato ogni limite possibile. Il celebre modello “Corollas“, ha venduto circa 44 milioni di esemplari. Una cifra esorbitante, considerando il fatto che nel settore dei motori la settorialità non è di casa.
Toyota, altro record infranto
Il record infranto da Toyota, presenta un alto valore storico. Infatti, si parla della prima auto in assoluto ad aver immesso sul mercato un motore a idrogeno. Un primato che, ai tempi, fu un movimento precursorio in tutto e per tutto.
