I vertici della MotoGP hanno preso una decisione shock nei confronti dei piloti in pista che ora vedono la propria salute messa in pericolo.
Tutti gli appassionati delle corse delle due ruote sabato mattina, 1 ottobre, si sono svegliati e non hanno potuto credere ai loro occhi leggendo una notizia tremenda: i vertici di MotoGP, di FIM e di Dorna hanno preso una decisione scioccante chiudendo la storica struttura medica che lavorava nel mondo delle corse da 45 anni, con estrema efficienza e grandiosi risultati, per meri interessi economici non pensando invece alla salute dei piloti.
Seppur vero che siamo entrati nell’era della spettacolarizzazione e del fare business ovunque si può, il che è diventato quasi un obbligo verso ciò che la macro economia può insegnare, è talvolta necessario ricordare da dove si viene, cosa è giusto fare e cosa si deve fare in determinate situazioni, senza necessariamente lucrarci o guadagnarci su.
Con una decisione ritenuta da tutti vomitevole, noi compresi, i vertici di MotoGP, FIM e Dorna hanno deciso di chiudere i rapporti con la celebre Clinica Mobile, la struttura medica di pronto intervento che il Dottor Costa ideò negli anni settanta e che per 45 anni ha servito con onore ed estrema efficienza le corse delle motociclette.
La Clinica Mobile per mezzo secolo è stato un esempio di efficienza e professionalità, il Dottor Costa ed il Dottor Zasa (successore dell’ideatore) hanno messo su un gioiello fatto di specialisti di primissimo ordine, tutti volontari, che come unico scopo avevano quello di salvaguardare la vita dei piloti intervenendo immediatamente dopo un incidente.
La Clinica Mobile del celebre Claudio Costa ha salvato la vita di innumerevoli piloti che per poco non ci lasciavano le penne quali Graziano Rossi, Franco Uncini, Alex Gramigni, Mike Doohan, Loris Reggiani, Kevin Schwantz e Wayne Gardner, non si contano neanche tutti quelli curati e rimessi in sesto dopo gli incidenti in men che non si dica.
La Clinica Mobile è stata un vanto italiano, un’eccellenza, un capolavoro di bontà e serietà, è stata una casa per molti e rassicurava la sua presenza a bordo pista, ora che non ci sarà più i piloti si sono giustamente risentiti vedendo la loro salute messa in pericolo.
I piloti non verranno lasciati feriti in pista ovviamente, ma al poso della Clinica Mobile la Dorna piazzerà una sua struttura privata.
Questione di interessi economici ovviamente, con Dorna che piazza lì una sua struttura che per altro sponsorizza la società spagnola, il che è una vergogna dato che la Clinica Mobile ha sempre lavorato al duecento per cento e negli anni era diventata un punto di riferimento per tutti.
Questo continuo fare business, generare profitti, finanche lucrare ad un certo punto deve avere un limite e pensavamo che la salute dei piloti fosse quel confine invalicabile su cui poter contare in fatto di decenza morale, ma evidentemente ci sbagliavamo.
Al Dottor Costa, al Dottor Zasa e a tutti i volontari specialisti bisogna solo dire grazie.
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