A Singapore vince la Red Bull e vanno a podio due Ferrari, ma a far cantare i tifosi ci pensa un’altra scuderia che risorge dalle sue ceneri.
Il Gran Premio di Singapore è stato folle, controverso e complicato per tutti esattamente come ce lo si aspettava, questo perché già i circuiti cittadini sono complicati da correre, se poi ci si mette il diluvio universale a complicare le cose ecco che i piani di tutti vengono stravolti. Nel casino generale comunque riemerge la scuderia che per tutto l’anno è sembrata monca, ritrovando passo e siglando sorpassi notevoli.
Risorgere di notte, come una specie di Batman di Matt Reeves e Robert Pattinson, nello strepitoso contesto di Marina Bay a Singapore in mezzo a grattacieli, luci, lusso e quant’altro, sotto al diluvio e su una pista impossibile per tutti: il risorgimento della McLaren è stato strepitoso per mille motivi, ed è stato a dir poco emozionante.
Dopo due anni complessi, non difficili, nei quali la MCL35M prima e la MCL36 poi hanno provato a tener testa ai pezzi grossi Ferrari, Red Bull e Mercedes ma senza riuscirci, attestandosi come quarta forza però, due anni in cui Lando Norris si è ritrovato spesso limitato al sesto o settimo posto senza chance di poter mai andare oltre, due anni in cui Daniel Ricciardo si è dimenticato di essere un ottimo pilota e ha inanellato una serie di risultati pessimi.
Dopo due anni così, il risorgimento meritato: a Singapore falliscono le Mercedes, escono di scena le Alpine, le Ferrari perdono la testa della gara e si accontentano del podio, Verstappen si perde nei meandri del traffico… e la McLaren brilla potentemente siglando un quarto posto col giovane asso britannico ed un quinto posto con The Honey Badger.
Su un circuito impossibile e con secchiate d’acqua riversateci sopra Lando Norris partiva in sesta piazza e Daniel Ricciardo era addirittura diciassettesimo in griglia, ma con talento, creatività e coraggio si sono presi i due posti adiacenti al podio siglando due ottimi risultati per loro e per McLaren.
McLaren torna competitiva: il futuro roseo della scuderia
Dopo anni difficili la McLaren è tornata a splendere grazie agli arrivi di Zak Brown come Amministratore Delegato e Andreas Seidl come Team Principal, oggi infatti la scuderia di Woking è un’avversaria temibile in pista.
La scuderia papaya a fine stagione separerà le sue strade da Daniel Ricciardo, ora intento a cercarsi un sedile col quale correre nel 2023, ed al suo posto è arrivato il giovane talento Oscar Piastri: il piccolo asso australiano è al grande salto in F1 dopo aver solamente fatto la riserva nella massima categoria e aver vinto in F2 il titolo mondiale.
Lando Norris ha rinnovato il proprio contratto fino al 2025 con McLaren dicendosi fiducioso del progetto e con accanto Piastri formeranno una coppia valevole di piloti giovani e fortissimi pronti a sbaragliare la concorrenza di Alpine e Alfa Romeo, oltre a provare a pareggiare i risultati delle tre scuderie che da anni dominano la scena.