La qualifica del Gran Premio di Singapore restituisce uno spettacolo preoccupante: numeri da horror per le motorizzate Mercedes, che succede?
Una sessione di qualifiche folle che già dalla Q1 aveva regalato sorprese, continuando coi colpi di scena in Q2 e finendo con dei plot twist inattesi in Q3: al Gran Premio di Singapore succede la qualunque ma a pagare il prezzo più alte sono le motorizzate Mercedes che offrono uno spettacolo indegno e complicano sul nascere l’imminente gara di domenica. Che succede? Cosa non va? Forse una risposta oggi ce l’abbiamo.
Il Gran Premio del Singapore è noto per le sue numerose chicane e per i suoi cunicoli stretti che rendono la gara impossibile ma che laggiù adorano chiamare circuito, però pagano bene e quindi sono a calendario, anche se va detto che a livello estetico il loro GP è molto gradevole in quanto si corre di notte e ci sono mille illuminazioni intorno a rendere magica l’ambientazione.
E se il circuito è difficile per fare sorpassi in gara lo è altrettanto per siglare ottimi tempi il qualifica, tanto che nelle tre sessioni qualificatrici è successo la qualunque: in Q1 subito fuori pezzi da novanta come Daniel Ricciardo, Valtteri Bottas ed Estaban Ocon oltre alle due Williams, in Q2 addirittura ha salutato George Russell in compagnia delle due Aston Martin e di Mick Schumacher, ed in Q3 si è classificato solo ottavo Max Verstappen con lo squillo di Lewis Hamilton piazzatosi terzo.
Sapete cos’hanno in comune questi risultati, oltre all’essere brutti? Che i peggiori sono stati siglati tutti da vetture motorizzate Mercedes e la cosa comincia a destare più di qualche sospetto… ed infatti le scuderie stanno riflettendo sulla Power Unit della casa tedesca, ma di questo parleremo dopo.
Quattro scuderie montano il motore Mercedes e sono Aston Martin, McLaren, Williams e l’omonimo team delle Frecce d’Argento: di queste squadre solo due piloti hanno siglato risultati decenti in Thailandia in qualifica, gli altri hanno fatto più che male.
La Williams ha visto Albon e Latifi uscire subito in Q1, così come fatto da Ricciardo di McLaren, in Q2 hanno salutato entrambe le Aston Martin di Stroll e Vettel oltre che la Mercedes di Russell, solo Norris (McLaren) ed Hamilton (Mercedes) hanno portato a casa due ottimi posizionamenti.
Non si parla tanto della Power Unit montata sulle vetture Mercedes, perché se Lewis Hamilton becca la terza posizione in griglia evidentemente il problema è più dell’assetto scelto o della conduzione del mezzo di George Russell e non tanto della motorizzazione, però questa storia comincia a diventare un problema per le altre scuderie.
Il motore client di Mercedes non è granché, questo sembra più che evidente ormai: la McLaren è quella messa meglio e comunque più del sesto o settimo posto non va, le Aston Martin è un miracolo se ogni tanto si vedono in zona punti e le Williams è addirittura fantascientifico non vederle accoppiate in ultima posizione.
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