Il GP di Singapore è stato tanto folle quanto pieno di debacle clamorose, ma c’è un team in particolare che ne è uscito con le ossa rotte.
Deve essere stato tremendamente frustrante il weekend di corse disputatosi a Singapore nell’ultima settimana, visti i mille problemi dati dal maltempo che si sono aggiunti alle già numerose complicazioni che offriva un tracciato simile: molte scuderie hanno infatti floppato già al sabato in qualifica e anche chi aveva fatto bene si è ridimensionato in gara, ma una scuderia in particolare ha fatto una figuraccia tremenda.
C’è chi si diverte tanto su circuiti del genere, come ad esempio Charles LeClerc che dice di amare il tracciato del GP di Singapore, altri lo detestano così come moltissimi appassionati che preferiscono gli asfalti veloci e grandi degli autodromi.
Sicuramente i circuiti cittadini come quello di Singapore, ma come anche Baku e Monaco, sono una rogna incredibile per le scuderie che puntualmente si ritrovano a mettere mano alle vetture che tornano ai box sfasciate e ricche di problemi.
Non finire a muro in circuiti del genere è un’impresa, avere problemi col motore però è una noia che vetture del genere possono darti, e più di qualcosa in merito ne sa la BWT Alpine che questo weekend si è messa le mani nei capelli, soprattutto nelle figure del Team Principal Otmar Szafnauer e del CEO Laurent Rossi, per i risultati tragici ottenuti a Singapore.
Già in qualifica ci si era accorti che qualcosa non andava, perché se è vero che un performante Fernando Alonso aveva ottenuto la terza fila (quinto piazzamento) va detto altresì che il compagno Esteban Ocon si è addirittura arreso subito in Q1 qualificandosi diciottesimo.
Un risultato grigio, con un pilota andato molto bene ed uno molto male, ma in BWT Alpine non sapevano che il peggio sarebbe dovuto ancora arrivare. La gara è iniziata con un’ora di ritardo per via delle perturbazioni che hanno riempito la pista d’acqua, e su un circuito del genere ci mancava solo l’acqua a complicare i piani di tutti…
Insomma, dopo un warm up maldigerito per la tanta acqua presente ancora in pista i piloti si sono piazzati in griglia ed allo spegnimento dei semafori rossi sono partiti alzando una marea di schizzi che riducevano notevolmente la visibilità.
Fernando Alonso parte male perdendo subito una posizione, di Esteban Ocon si perdono le tracce rimasto imbottigliato nelle retrovie per via dell’elevato traffico. Il pilota asturiano abbandona comunque anzitempo la gara, precisamente al giro 22, quando in lotta con Lando Norris ha ceduto di colpo prendendo la via di fuga e scendendo inferocito dalla vettura andata KO per un guasto al motore.
Dopo pochi giri era già chiaro a tutti che sarebbe stata una carneficina di auto, infatti hanno iniziato a rompersi e ad andare a muro in molte ed al giro 29 è toccato anche alla Alpine di Esteban Ocon che ha iniziato a fumare ed ha costretto al ritiro il pilota francese (problema alla Power Unit).
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