Gli appassionati storici non hanno approvato la rivoluzione fatta in Formula 1: cambiano per sempre calendario e numero di gare per weekend.
Arriva la notizia che gli appassionati più conservatori e di lunga data delle corse di monoposto a ruote scoperte non avrebbero mai voluto sentire: la Formula Uno vara un cambiamento storico sia nella conformazione del weekend di gara, col numero crescente di esse per tappa, sia nella creazione del calendario della stagione. Molte cose cambieranno e non tutti hanno preso bene questo ulteriore passo verso il business e la spettacolarizzazione.
Siamo nel secolo della nostalgia per quanto riguarda film, programmi, serie tv e musica, mentre siamo decisamente nell’era del progresso per quanto riguarda gli sport: molti di essi come il calcio, il football americano e il basket cambiano le regole favorendo gli attaccanti sui difensori per aumentare il punteggio delle partite favorendo così lo show.
Ne viene meno la tattica? Sì, indubbiamente, ma a far staccare i biglietti sono lo spettacolo e le grandi giocate, perciò il business oggi impone che gli sport siano quanto più spettacolari possibile così da vendere, vendere, vendere e far fatturare i vertici di essi.
Si accoda a questo trend di spettacolarizzare il tutto trasformandolo in show anche la Formula Uno che nelle figure dei presidenti di F1 Group e FIA, rispettivamente Stefano Domenicali e Mohammed Ben Sulayem, ha varato un cambiamento storico delle proprie regole dopo una vita che andavano in un’altra direzione.
Di recente sono aumentate il numero di tappe a calendario e sono comparse le Gare Sprint, tre mini corse da pochi giri che sostituiscono la sessione qualificatrice della Q3 andando così ad assegnare punti e posizioni in griglia in vista della gara di domenica, ed ora con un comunicato ufficiale Formula Uno ha perfino ritoccato questi numeri un’altra volta.
Gli appassionati storici non l’hanno presa affatto bene ed anche qualche pilota si è lamentato dell’eccessivo sforzo fisico richiesto da FIA e F1 sia a loro in pista che ai membri del team, eppure lo spettacolo viene prima di tutto e pertanto i vertici del circus hanno fatto orecchie da mercante… the show must go on.
Un ritocco ulteriore al regolamento con aumento della gare, sia normali che Sprint, una notizia emanata da Formula Uno che ha fatto infuriare tutti gli appassionati di lungo corso delle competizioni di monoposto a ruote scoperte.
Il calendario passerà ufficialmente a 24 tappe, tantissime, mai state così tante nella storia delle corse e come detto da Stefano Domenicali ci sono almeno altri sette o otto Paesi che propongono i loro circuiti da inserire a calendario, perciò non è escluso un ulteriore ritocco verso l’alto in futuro del numero di gare.
Sale anche il numero di Gare Sprint che passa da tre a sei, mini corse che si dovrebbero disputare nei Gran Premi che si svolgeranno a Melbourne, Miami, Spielberg, Zandvoort, Suzuka e San Paolo, ma al momento è pura speculazione da rumor il dove.
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