Si conclude con un risultato folle il GP di Motegi, durante la gara è successo di tutto: moto in fiamme, sorpassi al limite e cadute pesanti.
Quando si corre al Gran Premio del Giappone succede sempre la qualunque in pista, anche per questo Motegi è una delle tappe più apprezzate da tutti gli appassionati di MotoGP. Nello scorso weekend di gare il GP di Motegi ha offerto nuovamente grande spettacolo con un finale a sorpresa, un podio imprevedibile, problemi al giro di ricognizione, cambi di moto improvvisi, motociclette in fiamme e sorpassi al cardiopalma.
Motegi ci era mancata tanto, questo perché il Gran Premio del Giappone per il diffondersi del coronavirus aveva visto la propria tappa a calendario sparire negli ultimi due anni, e quest’anno si è andati vicini al cancellamento per via del passaggio del tifone Nanmadol.
Invece ce la si è fatta a correre e come sempre Motegi ha regalato gioie, dolori e spettacolo, come si confà ad un Gran Premio storico, amato e attesissimo com’è quello che si corre in Giappone.
Cominciamo col dire che già la griglia d’avvio era bizzarra e insolita, colpa dell’acqua che ha stravolto i piani in qualifica: davanti a tutti il comebacker Marc Marquez seguito da Johann Zarco e Brad Binder, sesto Aleix Espargaro, solo nono Fabio Quartararo e addirittura dodicesimo Pecco Bagnaia.
Ma partiamo dalla fine, prima di passare ad elencare le assurdità e le bizzarie accadute a Motegi durante la gara (e appena prima), visto che anche il podio e l’ordine finale di arrivo ha avuto il suo che di strambo: ha vinto il ducatista (promesso sposo a KTM) Jack Miller, seguito da Brad Binder secondo e Joan Martin terzo, buon quarto posto per Marquez, maluccio Quartararo ottavo e Bastianini nono, malissimo Aleix Espargaro sedicesimo, pessimo Pecco Bagnaia ritirato così come le due Suzuki di Rins e Tsuda costrette all’abbandono anticipato della corsa.
Capite bene che già questa griglia di partenza e questo ordine di arrivo bastano a fotografare un weekend pazzo di MotoGP, ma aspettate che vi raccontiamo cos’è successo nei 24 giri di Motegi…
GP Motegi, che follia: mille colpi di scena in gara
Già nel giro di ricognizione si sono manifestati problemi alla RS-GP di Aleix Espargaro che accortosi del guasto si è fiondato ai box, è balzato giù dalla moto lanciandola, è salito in tutta fretta sulla seconda moto pronta lì al box ed è partito in netto ritardo mentre gli altri erano già due curve avanti a lui.
Al Giro 10 poi è caduto Tetsuta Nagashima, al Giro 13 la Suzuki di Takuya Tsuda ha preso fuoco e per poco non ferisce il pilota che è sceso appena in tempo, al Giro 15 è toccato a Darryn Binder cadere, al Giro 16 la Suzuki di Alex Rins ha perso potenza e l’ha costretto al rientro ed infine al giro 24, l’ultimo, Pecco Bagnaia è entrato troppo forte in curva per tentare il soprasso a Quartararo e Vinales, dopo aver battagliato a colpi di sorpassi al cardiopalma con Bastianini, cadendo rovinosamente.