Un gesto che ha fatto parlare per anni e che, a suo modo, ha scritto la storia dei Mondiali di calcio: ve lo ricordate?
I Mondiali nel calcio sono un evento che attira sempre le attenzioni di tutto il globo. Popoli rappresentati dalla propria Nazionale, che scende in campo a fronteggiarne altre solo una volta ogni quattro anni. Uno scenario suggestivo che il prossimo novembre riprenderà vita.
Purtroppo, senza l’Italia. Lo scorso marzo la Nazionale azzurra, Campione d’Europa in carica dopo la storica vittoria di Wembley ai rigori, non è stata in grado di accedere alle fasi finali della competizione più importante.
Nonostante un girone abbordabile, i ragazzi di Mancini avrebbero dovuto fronteggiare i play-off per accedere ai Mondiali, e il primo turno prevedeva l’incontro al Barbera di Palermo con la Macedonia. Una gara dal risultato, sulla carta, già scritto, tant’è che media e tifosi pensavano già alla finalissima per volare in Qatar contro, con ogni probabilità, il Portogallo.
Ai Mondiali ci andranno i lusitani, ma non per aver battutto l’Italia in finale play-off: gli Azzurri sono infatti stati eliminati, allo scadere per 0-1, proprio dalla Macedoni. Un incubo che, dopo la disfatta contro la Svezia che ci impedì di partecipare a Russia 2018, si è ripetuto poco più di quattro anni dopo, con l’aggravante di avere sul petto anche il distintivo di Campioni d’Europa in carica.
Mondiali, l’iconico e disgustoso morso di Suarez a Chiellini
Nell’ultima rassegna dei Mondiali a cui l’Italia ha partecipato (quella in Brasile nel 2014, che aveva visto gli Azzurri uscire malamente ai gironi), ci fu un gesto nell’ultima partita disputata che fece clamore e di cui ancora oggi si parla moltissimo.
Dopo la vittoria contro l’Inghilterra all’esordio, per 1-2, gli Azzurri persero contro la Costa Rica, rivelazione del girone e capace di superarlo assieme all’Uruguay, squadra ostica contro cui l’Italia giocò una sorta di spareggio nell’ultima giornata dei raggruppamenti.
Con la Celeste, l’Italia di Prandelli (all’epoca CT azzurro) giocò quella che, ad oggi, è ancora l’ultima partita che ha visto la Nazionale partecipare ai Mondiali, e fu caratterizzato da tante vicende. La prima, certamente, riguardò l’espulsione tanto criticata di Marchisio, che costrinse gli Azzurri a giocare buona parte del match in inferiorità numerica.
La seconda, certamente più eclatante, coinvolse la stella dell’Uruguay, Luis Suarez. Il Pistolero, tra gli attaccanti più forti della sua generazione e che proprio in quell’estate passò dal Livepool al Barcellona, per poi conquistare il Triplete a giugno 2015, fu protagonista in negativo di uno spiacevolissimo episodio.
Come tutti ricorderete, e come vi avrà aiutato a fare lo spezzone riguardante l’episodio qui di sopra, Suarez morse (letteralmente) la spalla di Chiellini in un raptus di follia. Un qualcosa di mai visto ai Mondiali, ma che non stupì il movimento calcistico inglese (l’uruguaiano aveva infatti già fatto lo stesso in Premier ai danni di Ivanovic, allora difensore del Chelsea).
Il Pistolero si beccò una multa da 100.000 euro ed una squalifica di ben 4 mesi, la più alta che la FIFA abbia mai assegnato per un evento avvenuto in campo.