Uno spiacevole episodio che ha come protagonisti un piccolo comune nel bresciano ed il Gratta e Vinci: vediamo cos’è successo.
Il Gratta e Vinci si è evoluto ed espanso al punto tale da entrare nella cultura generale mondiale. Riconosciuto, ovviamente, come gioco d’azzardo, quello dei tagliandi è un passatempo che abbraccia ogni fascia di prezzo e, per questo ed altri motivi, è richiestissimo sul mercato.
Dai biglietti più economici, che hanno un costo di 1 o 2 euro, a quelli più dispendiosi che arrivano a 20 euro, passando per quelli intermedi da 5 o 10 euro. I Gratta e Vinci sono tantissimi, grazie alle più variegate serie di tagliandi che costituiscono ogni fascia di prezzo.
Le gioie sono tante: centinaia, migliaia, centinaia di migliaia e, qualche volta, milioni di euro portati a casa. Le delusioni ben poche: fermo restando che si tratti di un gioco d’azzardo, il Gratta e Vinci pensato e giocato come hobby non porta troppi problemi in caso di non vincita visto l’esiguo esborso.
Ultimamente, però, sta sempre più prendendo piede la moda che vede i tagliandi del Gratta e Vinci venir contraffatti per arrivare, in qualsiasi modo, ad intascare anche grossi premi. Una pratica sempre più diffusa e di cattivo gusto, che rovina l’immagine di un gioco ormai addentratosi nella cultura di ogni paese.
Gratta e Vinci, i tagliandi falsi dietro il bar vincente
La vicenda ha avuto luogo qualche mese fa nel bresciano, precisamente a San Zeno Naviglio, un comune lombardo che conta quasi cinquemila abitanti. Una brutta storia, che ha fatto ovviamente scattare denunce contro i dipendenti di un locale.
Il modus operandi dei tre dipendenti, due donne e un uomo, consisteva semplicemente nel vendere ai clienti Gratta e Vinci perdenti, tenendosi per sé i vincenti. Attraverso metodi che non sono stati resi noti, infatti, i tre accusati riconoscevano i tagliandi con ghiotti premi e li tenevano da parte, per rifilare ai clienti quelli certamente senza premio.
Inoltre, hanno aggiunto le forze dell’ordine intervenute nella vicenda, alcuni bigliatti erano palesemente contraffatti al fine di spillare ancor più denaro al Gratta e Vinci ed assicurarsi una lauta ricompensa in denaro, fortunatamente smascherata e sventata. Il titolare del locale è stato fin da subito dichiarato totalmente estraneo agli eventi.