Zak Brown si scaglia contro la FIA e contro la regola della Superlicenza, a sua detta limitante, sostenendo che così si perdono i campioni.
Il super dirigente capo di McLaren, il forte Zak Brown, si è scagliato duramente contro FIA e contro la sua regolamentazione circa l’ingresso dei piloti in Formula Uno: il requisito fondamentale è l’ottenimento della Superlicenza, a detta dell’Amministratore Delegato di McLaren fin troppo limitante e difficile da ottenere, cosa che estrometterebbe dal circus fin troppi piloti di primissimo livello.
Se c’è una cosa che è facilmente captabile dal mondo della Formula Uno, ascoltando le interviste dei protagonisti, è che sono tutti più o meno contro la Federazione e tutto ciò che fa, dice o finanche pensa.
La FIA che governa il circus della classe regina delle corse di monoposto ha spesso messo i bastoni tra le ruote a piloti e scuderie, chiudendosi in sé e non aprendosi spesso al dialogo, pertanto ha iniziato questa guerra fredda e silenziosa coi protagonisti della pista e della politica della Formula Uno.
Ultimamente in molti stanno contestando FIA per via della sua opprimente regola circa la Superlicenza, e a questa lunga lista di contestatori si è aggiunto anche Zak Brown, il forte dirigente e Amministratore Delegato di McLaren che ha sottolineato come questa documentazione sia limitante e scioccamente complicata da ottenere.
La Superlicenza è il documento fondamentale che permette ai piloti di rendersi eleggibili così per la Formula Uno, è un documento che prevede che il pilota in questione ottenga un quantitativo di 40 punti racimolabili solo grazie ai risultati siglati nelle altre categorie nelle quali corre il ragazzo.
Brown sostiene che 40 punti siano troppo complicati da ottenere, pertanto ritiene la Superlicenza inutilmente complessa e fortemente invalidante, sottolineando come la presenza della suddetta regolamentazione in passato avrebbe bloccato l’accesso alla Formula Uno a campioni assoluti come Max Verstappen e Kimi Raikkonen.
Zak Brown contro FIA: la Superlicenza chiude troppe porte
Zak Brown si è associato a moltissimi altri elementi della Formula Uno che al momento sono fortemente contrari alla Superlicenza: Mattia Binotto, Christian Horner, Lewis Hamilton, Otmar Szafnauer, Helmut Marko e tanti altri.
La Superlicenza recentemente ha chiuso le porte a Colton Herta, abilissimo pilota americano di IndyCar, mancante del suddetto documento e pertanto estromesso dal circus ancora prima di provare ad entrarci. AlphaTauri l’avrebbe voluto a tutti i costi nel proprio team ma hanno dovuto virare su altri profili proprio in virtù dell’assenza del documento.
Un altro ragazzo in difficoltà con la Superlicenza è Logan Sargeant, pilota della scuola Williams impegnato nel campionato Formula Due, che sta provando con tutto sé stesso ad entrare nella classe regina delle corse ma la prospettiva di ottenere il documento entro marzo è alquanto ottimistica, perciò difficilmente ce la farà.