Alla Lotteria, i numeri perdenti possono tornare utili da un momento all’altro. Per questo motivo, è bene non buttarli affatto, ma tenerli.
Nonostante la Lotteria non abbia alcun metodo magico con il quale sbancare, esistono comunque dei piccoli accorgimenti che si possono fare. Per esempio, il fatto che ci siano comunque dei numeri che possono tornare utili anche se dati come errati (o perdenti, ndr) in precedenza. Pertanto, è bene conservare ogni singola traccia di giocata.
Come ben si sa, le ricorrenze nel mondo delle scommesse fortunose non esistono affatto. Nonostante ciò, si può comunque affermare come alcuni escamotage possano tornare molto utili a seconda dello scopo che si vuole perseguire.
Questa pratica, nel tipico gergo tecnico della Lotteria, viene chiamata con l’appellativo di “seconda mano”. Ossia, le giocate che riguardano tutti quei numeri che sono già stati dichiarati come non vincenti. Pertanto, non avrebbe chissà quale senso giocarli nuovamente.
Ma in realtà, si possono rivelare comunque utili e funzionali alla causa. A quanto pare, esiste infatti una parte di regolamento che prevede una seconda possibilità. Tuttavia, c’è un particolare dettaglio da approfondire, che molti ancora tendono ad ignorare.
Ovvero, che in Italia questo potrebbe non essere consentito. Le regole e le conseguenti fonti a cui si fa riferimento, infatti, sono estere. Nonostante si sia già ampiamente parlato delle regole della Lotteria, è pur sempre un dettaglio che non è mai emerso.
Per questo motivo, il dubbio rimane. Nel prossimo paragrafo, ad ogni modo, questa regola verrà spiegata con maggiore precisione. Questo, onde evitare di fare confusione con altre diciture presenti nel regolamento.
Lotteria, ecco cos’è la regola della seconda possibilità
Nel mondo della Lotteria, la seconda possibilità consiste nel poter giocare nuovamente dei numeri che si sono rivelati perdenti. Questo, ovviamente, in alcuni centri autorizzati comporta il pagamento di una tassa.
