Il Napoli è partito alla grande in Serie A: la squadra di Spalletti, sulle ali dell’entusiasmo, ha rimesso in discussione il “10” di Maradona.
Questione di tradizioni, di numeri e di miti. A Napoli, e al Napoli, il rispetto per chi ha scritto la storia viene prima di tutto. Specie se quell’icona, quella leggenda è stata capace dell’ultima impresa degli azzurri: lo Scudetto. A firmarlo, oltre trent’anni fa, fu quel ragazzo con la dieci sulle spalle, che in tutto il mondo cavalca ancora l’onda del suo mito: Diego Armando Maradona.
A quasi due anni dalla sua scomparsa, El pibe de oro non ha certo perso il suo fascino per gli amanti del calcio e dello sport in generale: da molti è considerato il più forte di tutti i tempi, da altri è parte di una ristretta cerchia elitaria che vede compresi anche Pelé, Messi e Cristiano Ronaldo. A Napoli, ad essere buoni, è un Dio.
E infatti, la 10 dell’argentino è stata ritirata poco dopo il suo addio al Napoli e alla Serie A, in segno di rispetto e generando le primissime polemiche sul ritiro dei numeri. In molti, infatti. credono fermamente che sia un limite: un altro grandissimo come Alessandro Del Piero chiese esplicitamente alla Juventus di lasciare il numero reperibile, così che tutti i bambini potessero sognare di vestirlo un giorno in bianconero.
Adesso, al Napoli nuovi astri emergenti sembrano avere tutte le carte in regola per poter vestire il numero che fu di Maradona: un peso sulle spalle non indifferente, che però può allo stesso tempo essere uno stimolo a migliorare costantemente la propria resa in azzurro.
Tra tutti i nuovi volti e le vecchie conoscenze del Napoli che da anni mantengono la squadra azzurra ai vertici della Serie A, ce n’è uno che ha davvero impressionato in questo avvio di stagione. Stiamo parlando del georgiano Kvicha Kvaratskhelia, classe 2001, che in 5 giornate di campionato ha già messo in cascina 4 gol ed 1 assist.
Numeri da grande giocatore, considerando sia il loro peso (l’ultima rete è valsa la vittoria al Napoli in rimonta, all’Olimpico, contro la Lazio), sia le giocate che hanno deliziato gli occhi dei tifosi e degli appassionati.
Sui social sta impazzando la mania per il georgiano, che ha già risposto con un sorriso a chi lo chiama, goliardicamente, “Kvaradona”, giocando sul suo cognome e su quello dell’amato Diego: “Mi piace, ma è anche una grandissima responsabilità”. Potrà davvero raccogliere l’eredità di Maradona al Napoli dopo oltre trent’anni?
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