Da pista a politica, è flop Ferrari su tutta la linea: Binotto ed Elkann si fanno mettere i piedi in testa da FIA e Mercedes senza fiatare.
La stagione tragicomica di Ferrari non poteva chiudersi peggio: a poche gare dalla fine della stagione gli uomini politici e i dirigenti della rossa di Maranello continuano a sbagliare strategie, comunicazione e linea societaria, venendo costantemente battuti sia in pista che seduti ai tavoloni dove parlano gli adulti di regolamenti, politica e quant’altro. I tifosi additano il presidente Elkann ed il Team Principal Binotto come i principali responsabili.
Sapete perché la stagione 2022 di Ferrari è peggiore delle scorse? Perché nell’ultimo decennio si è sempre avuta una macchina indecente che non teneva minimamente botta contro la Mercedes o la Red Bull, mentre quest’anno la F1-75 era un bolide impareggiabile che andava sfruttato per bene, e invece no, stagione alle ortiche e con lei anche la credibilità di una scuderia persa ormai da tempo.
I primi responsabili di questa debacle sono il presidente John Elkann ed il Team Principal Mattia Binotto, e non solo per i tifosi che magari alle volte reagiscono di pancia istintivamente, sono i principali colpevoli anche per ex piloti, opinionisti e telecronisti.
Dopo una serie di figure indegne fatte in pista, con strategie imbarazzanti (e qui il colpevole è lo stratega Rueda) e decisioni errate prese per giunta anche nei momenti meno opportuni, la Ferrari perde ancora e stavolta lo fa in riunione politica con FIA.
La Federazione ha approvato la Direttica Tecnica che mette al bando i fondi flessibili, sviata trovata in quel di Maranello per permettere alla monoposto di performare meglio e sconfiggere il porpoising, guardate un po’ il caso promossa in prima persona da Toto Wolff che guardate un po’ ancora un altro caso è l’unico Team Principal che non è riuscito ad ovviare al sobbalzare delle auto per quanto riguarda Mercedes.
Eppure hanno vinto loro, ancora, perché la DT39 ha riportato Mercedes ad essere competitiva e ha finito di buttare giù ciò che rimaneva della scarsa competitività di Ferrari.
Non bastassero le figuracce fatte in pista la Ferrari perde anche in politica, per quanto concerne quella legata alle corse, e FIA dà retta a Mercedes.
Mercedes torna competitiva, Red Bull si rimbocca le maniche e resta forte anche senza il fondo flessibile e Ferrari? Niente, accusa il colpo in silenzio e perde competitività, Binotto parla di auto su cui non c’è più nulla da fare e dice di concentrarsi sulla monoposto del 2023.
I tifosi questo non lo meritano, dove sono dirigenti forti che lottano contro il potere? Dove sono i Jean Todt e i Ross Brawn che dominavano la Formula Uno? Mattia Binotto è lì inerme, non alza la voce e accusa il colpo, Elkann è un fantasma e non lo si vede mai né nel Paddock né davanti ai microfoni.
Perdonate lo sfogo di un tifoso arrabbiato, ma Ferrari e i suoi tifosi meritano ben altro, meriterebbero Chris Horner e Sebastian Vettel ad esempio, ma questa è un’altra storia…
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