Italia nel Paleolitico: rifiutata la svolta green, nel Bel Paese floppano le vendite di auto elettriche, ma perché? Ora abbiamo una risposta.
Come noto l’Italia è un Paese che arriverà sempre e costantemente dopo sulle cose, questo perché è meglio mangiare subito ed ingozzarsi che pianificare un bene a lunga durata, meglio curare poi che prevenire oggi, e come sempre si ritorna all’età della pietra: nel Bel Paese viene rifiutata la svolta green e le auto elettriche floppano, ma perché? Ecco la risposta e non vi piacerà.
L’Italia è un paese che fatica enormemente ad uscire dalle vecchie tradizioni e dai vecchi credo che rallentano il progresso e scoraggiano la modernità, questa arcaicità e resistenza al nuovo che avanza non fa che obbligare il Bel Paese alla regressione generale facendolo rimanere indietro nella corsa agli “armamenti” futuri e al bene comune sognando un orizzonte che dia prospettive sane alle nuove generazioni.
In Italia arriviamo sempre dopo, sempre se arriviamo, ed anche nella svolta green non ci siamo proprio: nel Bel Paese le auto elettriche vendono pochissimo, continuiamo pertanto a consumare oro nero e a pagarlo tanto, sempre di più, inquinando oltremodo e dando mazzate a due mani a questo povero pianeta chiamato Terra (chissà ancora per quanto, ma le stime sono terribili…).
I motivi sono molteplici ma su tutti va chiarito un punto: indubbiamente il popolo è mediamente retrogrado e poco informato sul nuovo e su ciò che salverà noi e le generazioni future, ma va anche detto che dall’alto non arrivano chiari segnali o informazioni utili a rendere il popolo edotto in merito.
Entro il 2035 l’Europa ha imposto l’addio a mezzi che si muovo con benzina e diesel, obbligandoci giustamente all’ibrido e all’elettrico… e sapete quanti mezzi abbiamo così oggi in strada? In Italia appena l’1,5% dei mezzi totali, numeri drammatici e scoraggianti.
Come detto i motivi sono molteplici e su tutti c’è quello riguardante i soldi, ma andiamo a capirci qualcosa di più in merito tenendo comunque sempre bene a mente che dovrebbe valere il principio del “chi più spende meno spende”, e questo non lo sanno in molti: i primi cinque anni non si pagherebbe il bollo e successivamente si pagherà solo il 25% del totale, inoltre il prezzo di un pieno è irrisorio paragonato a quello della benzina.
Come detto c’entrano e c’entreranno sempre i soldi, perché da quelli non si scappa e sono quelli a muovere le fila del mondo, senza girarci troppo intorno.
Produrre batterie elettriche e convertire le fabbriche esistenti alle linee di produzione costa moltissimo, per questo le auto elettriche oggi hanno un prezzo elevato che ne scoraggia l’acquisto, anche se va detto che entro il 2030 si stima che mezzi elettrici e quelli a combustione costeranno più o meno la stessa cifra, il che è più che una buona notizia.
Due grandi grane scoraggiano l’acquisto delle auto elettriche: sono quasi del tutto assenti incentivi sull’acquistarne una ed in Italia ci sono pochissime colonnine dove ricaricare i suddetti mezzi elettrici, pensate che al momento sono appena ventiseimila unità.
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