La SBK è pronta ad introdurre una regola che punta dritta contro Ducati ed il suo forte primo pilota. Dirigenti e tifosi sul piede di guerra.
Dopo tante discussioni ecco che la SBK è pronta ad approvare una regola che cambierà per sempre le corse sulle derivate di serie. La nuova imposizione sembra essere una regola studiata a tavolino per limitare i successi del team Aruba Ducati e della sua prima guida che si sente bersagliato in prima persona. Dirigenti e tifosi non lasceranno correre.
Se ne è parlato tanto e alla fine diventerà realtà: dal 2024 tutti i team che schierano piloti in griglia dovranno assicurarsi che la combo di moto più fantino in sella non superi e non scenda sotto una certa soglia di peso, tagliando di fatto così tutti quei piloti di piccolissima statura che a detta di molti sono avvantaggiati dal loro fisico minuto.
Scott Redding l’aveva addirittura chiesta a gran voce, Alvaro Bautista l’aveva definita una regola stupida, i tifosi di Aruba Ducati hanno fischiato pesantemente e tra gli appassionati questa nuova regola divide molto, ma in ogni caso entrerà in vigore dal 2024 per volere di SBK e la decisione è incontrovertibile.
I tifosi di Aruba Ducati hanno subito sentito puzza di bersagliamento per limitare Alvaro Bautista, un concentrato di talento classe ’84 che non arriva nemmeno ai 170cm ed ai 60kg per intenderci, uno che però fin qui ha vinto sette gare e siglato nove podi in quindici appuntamenti, uno da 298 punti in classifica con tanto di vetta conquistata e distacco di +31 dal secondo piazzato Jonathan Rea.
SBK sembra voler limitare Bautista e tutti i piloti minuti come lui, a detta di molti favoriti perché più leggeri e meno ingombranti sulla moto che può correre così libera senza appesantirsi.
Bautista quando incalzato si è difeso a spada tratta su questo argomento, citando sempre illustri e vincenti colleghi di ogni statura e taglia e sottolineando come se il poco peso lo aiuta sul dritto è altresì vero che la differenza di muscolatura si fa sentire nelle curve a suo sfavore.
Regola anti Bautista: il Team Principal di Ducati va all’attacco
Aruba Ducati non starà lì ferma a guardare mentre SBK impone regole che minacciano la serietà e la regolarità di questo sport, d’altronde Madre Natura prende le sue decisioni e vanno accettate lavorando su ciò che c’è intorno.
Imporre una regola di peso è un po’ limitante e paravento, guarda caso nell’anno in cui un pilota così minuto domina la stagione. Stefano Cecconi, il Team Principal di Aruba Ducati, ha dichiarato che lotteranno strenuamente contro questa sciocca regola e che per il bene delle corse loro “non eravamo a favore di questa regolamentazione nemmeno quando avevamo in squadra Redding e Davies“, aggiungendo poi che una stazza minuta porta vantaggi e svantaggi.
I dirigenti ed i tifosi di Ducati non resteranno a guardare e sul web già partono gli accordi per andare in gruppo a protestare contro SBK e i vuoi vertici.