Daniel Ricciardo al passo d’addio con McLaren: la scuderia papaya lo farà fuori dopo i due anni disastrosi ma la buonuscita gli costerà cara.
Sembra ormai pronta a concludersi ufficialmente la breve e non troppo intensa storia d’amore tra Daniel Ricciardo e la McLaren: il pilota australiano ha collezionato una serie di numeri tragicomici in due anni nella scuderia papaya che ora sarebbe arrivata a saturazione, decidendo nella figura di Zak Brown (il Team Principal) di trattare per concedergli una buonuscita salata e silurarlo.
Trentatré anni, australiano, soprannominato The Honey Badger, uno da tredici milioni l’anno di stipendio frutto di un curriculum che vanta duecento ventitré Gran Premi disputati, otto vittorie e trentadue podi ottenuti. Ma rimane questo di Ricciardo oggi, il passato, perché il presente è gravemente insufficiente e McLaren sarebbe arrivata a saturazione.
Il Team Principal della scuderia papaya Zak Brown volle insistentemente Ricciardo due anni fa, strappandolo a Renault dopo che l’australiano disputò un’ottima annata, ma dal giorno della sua firma con McLaren ad oggi ha cavato pochissimi ragni dal buco finendo per floppare innumerevoli volte.
Una vittoria a Monza nel 2021, due quarti posti e tre quinti posti, questo è tutto il bottino raccolto da Ricciardo in due anni di McLaren, e sono tutti risultati ottenuti nella stagione 2021.
Sì perché l’anno scorso Ricciardo comunque ha totalizzato cento diciannove punti classificandosi ottavo, non chissà che risultato ma comunque come primo anno ci può stare, mentre quest’anno dopo tredici Gran Premi corsi The Honey Badger ha racimolato appena diciannove punti (furono cinquantasei un anno fa dopo lo stesso periodo).
Non va, dopo due anni si può dire che Ricciardo ha floppato alla grande in McLaren: non ha mai avuto grande feeling con la macchina e nel documentario F1 Drive To Survive di Netflix ha più volte spiegato di sentire la responsabilità e di accorgersi di non riuscire a portare i risultati che ci si aspettavano da lui.
Ma come licenziarlo Ricciardo? Indubbiamente è necessario farlo, ma costerà carissimo a McLaren: il ragazzo dopo due anni a tredici milioni di euro vedrà il suo stipendio crescere fino a ventuno milioni nel 2023, cifra che vuole percepire per intero come buonuscita per togliere anticipatamente il disturbo. Si tratterà ancora, provando a far abbassare le pretese al pilota australiano.
Ma chi sostituirà Daniel Ricciardo in McLaren? Non molto difficile a dirsi, al momento sembra una corsa a due tra Oscar Piastri e Pierre Gasly, col primo giovane rampante favorito sul secondo.
Per Piastri bisognerà attendere un attimo il chiarimento circa la sua situazione legale contro Alpine, scuderia dove potrebbe finire Ricciardo, visto che le parti stanno entrando in causa per una questione di accordi siglati e poi non rispettati.
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