La MotoGp ha avuto gare, scontri, duelli e sorpassi memorabili, ma uno in particolare ha scritto la storia dei motori.
La MotoGp scalda i motori in vista del Gran Premio di Gran Bretagna, a Silverstone, il prossimo 7 agosto. E allora, con l’ultimo GP, quello della Finlandia al Kymi Ring che è stato annullato, sono giorni da trascorrere riguardando le vecchie gare quelli che stanno vivendo tutti gli appassionati.
E allora, visto che negli ultimi giorni si è parlato dei 14 anni compiuti dall’iconico sorpasso di Valentino Rossi ai danni di Casey Stoner a Laguna Seca nel 2008, sul famoso “cavatappi”, c’è un’altra perla leggendaria del Dottore che viene poco menzionata.
Solo un anno dopo l’incredibile vittoria sulla Ducati, Rossi si ritrova alle prese col compagno di scuderia, in Yamaha: Jorge Lorenzo. Lo spagnolo è un osso duro e il Mondiale se lo giocheranno fino all’ultimo, con Rossi che festeggerà il suo ultimo titolo.
Il 14 giugno del 2009, però, nel Gran Premio di Spagna, in Catalogna, Lorenzo è il favorito essendo il circuito di casa. Dopo un testa a testa col pilota italiano durato tutta la gara, l’epilogo è letteralmente da infarto.
MotoGp, il sorpasso di Rossi su Lorenzo all’ultima curva
Il duello fra Rossi e Lorenzo in quell’edizione di MotoGp ancora scalda i cuori di molti, nonostante poi la stessa diatriba si sia ripresentata a 6 anni di distanza con lo spagnolo ad avere la meglio, spalleggiato in un qualche modo da un Marc Marquez mai perdonato dal Dottore.
Torniamo, però, al GP di Catalogna del 2009. Mancano tre giri alla fine della gara e Rossi precede Lorenzo di qualche frazione di secondo. I due hanno corso un’intera gara ruota a ruota, con sorpassi e controsorpassi spettacolari.
Quelli dello spagnolo arrivano spesso in seguito ad un rettilineo, dove la moto viene spinta maggiormente e la staccata, per quanto Rossi cerchi di chiuderla, arriva puntuale all’interno.
L’arma in più di Valentino, però, è il corpo a corpo: nelle sezioni più curvose del circuito, il Dottore danza sulla sua Yamaha e riesce, nel corso del giro, a riprendersi sempre la prima posizione.
L’ultimo giro, però, Lorenzo sembra riuscire a portarselo a casa così come il primo posto: lo spagnolo è pulito e preciso nelle chiusure, conscio dell’aggressività e dell’astuzia di Rossi.
L’ultima curva, però, è un autentico capolavoro del Dottore: Lorenzo stacca tardi, per evitare il sorpasso esterno, ma Rossi lo ha anticipato muovendosi sull’interno e staccando perfino più tardi del collega. Il sorpasso è fatto.
Iconico, quasi quanto il sorpasso, almeno per gli appassionati italiani di MotoGp, il commento di un Guido Meda incredulo, che applaude Rossi e lo beatifica al traguardo.