Toto Wolff ha trovato la soluzione per colmare il gap tra Mercedes e le prime della classe Ferrari e Red Bull così ora le sfida apertamente.
Se c’è una cosa su cui siamo tutti d’accordo è che a Toto Wolff non manchino, in ordine sparso, attributi, provocazioni, faccia tosta, spavalderia, schiettezza e durezza.. anche e soprattutto per questo piace molto a chi tifa Mercedes ed è temuto e detestato da tutti gli altri, un po’ come fosse un Chiellini, un Mourinho o un Suarez ma della Formula Uno. Toto Wolff non ha preso bene l’avvio faticoso di stagione di Mercedes ma gli ultimi sviluppi fatti sulla W13, e la preparazione della W14, l’hanno portato a sorridere ed a sfidare apertamente le rivali Red Bull e Ferrari.
Non la si fa sotto al naso a Toto Wolff, il più grande villain della storia della Formula Uno e sperare poi di farla franca.. Christian Horner e Mattia Binotto l’ hanno sfidato al suo gioco, quello delle corse e delle vittorie perché se alzi al cielo otto titoli Costruttori è il tuo gioco, schierando rispettivamente due RB18 e due F1-75 potentissime che hanno ridotto le W13 di Mercedes a utilitarie buone per mangiare la loro polvere e lui non l’ha presa affatto bene…
Ha tuonato fortissimo all’interno della propria scuderia, alzando la voce e chiedendo progressi e sviluppi che finalmente stanno arrivando: la W13 di Mercedes sta migliorando in velocità, in stabilità ed affidabilità, col terzo tirante hanno in parte risolto il problema del porpoising (che rimane una noia gravosa comunque) e le nuove fughe d’aria hanno aiutato le monoposto di Hamilton e Russell a respirare meglio raffreddando prima il sistema frenante che si surriscalda.
Tanto basta a pareggiare Ferrari e Red Bull? No, ma ci siamo, la W13 migliora e nei prossimi tre Gran Premi sono attesi sviluppi, successi e podi, lo sa Binotto, lo sa Horner e lo sa soprattutto Wolff che ora prende a palla al balzo e provoca gli avversari, sfidandoli apertamente. Toto Wolff è uno che la sa lunga, perciò se alza la testa ed i toni significa che sa quello che sta facendo..
Con un abile gioco di parole da bravo incantatore di serpenti qual è, o per meglio dire supercazzola, Wolff ha ammesso il vantaggio di Red Bull e Ferrari su Mercedes sottolineandone i motivi, salvo poi dire che per gli stessi motivi potrebbero perdere terreno.
Wolff si è così espresso riguardo il vantaggio delle altre: “Se si guarda al risultato, e il motorsport è guidato dai risultati, il terzo e il quarto posto vanno bene (riferendosi ai risultati ottenuti al Gran Premio d’Austria), sono buoni risultati. Sono abbastanza soddisfatto! Ma ci mancano ancora 2 o 3 decimi in termini di prestazione. Nel complesso nel weekend del Red Bull Ring le W13 sono state molto più veloci. La squadra, però, non è ancora abbastanza veloce da poter competere per i primi posti..“.
Rapido dietrofront, furbesco più che mai, e successive dichiarazioni contrastanti di Wolff: “Sono 2-3 decimi di prestazione pura, credo. Il porpoising credo sia stato risolto. Prima di tutto è positivo che la TD039 sia stata definita. Chiaramente ci sono diverse interpretazioni sull’assemblaggio del fondo piatto. Questo significa che puoi scendere in pista più basso e andare più veloce. Alcuni team potrebbero perdere anche tre decimi in termini di prestazione..“.
Toto Wolff: bastone e carota con le sue W13
Ancora non è del tutto soddisfatto Toto Wolff, perché se è vero che le W13 migliorano è altresì vero che ancora non sono ne la RB18 ne la F1-75 e questo rappresenta un problema per le aspirazioni di titolo Piloti o Costruttori: il pilota bravo è importantissimo ma la monoposto veloce e affidabile è fondamentale e senza non si canta messa.
Perciò tiene tutti sull’attenti Toto Wolff e bastona i suoi quando può farlo, un po’ per spaventarli ed un po’ per mantenere la tensione alta: non è mai stato uno da buone maniere o dolci parole Toto, ma diamine se la sua comunicazione funziona.
Secondo Wolff c’è ancora da lavorare, tanto, per rendere le W13 sempre più credibili e provare a finire l’anno almeno con una vittoria (che secondo Max Verstappen arriverà) di tappa. Queste le sue dichiarazioni circa i miglioramenti possibili coi prossimi lavori: “Abbiamo troppo drag, la W13 ha troppa resistenza aerodinamica e questo è un aspetto sul quale dobbiamo lavorare unitamente alla potenza della Power Unit“.
Allarme vero o pre tattica? Strategia o reali ostacoli? In Francia ne sapremo di più, ma la Mercedes pare esser tornata più che credibile in pista.