Max Verstappen e Lando Norris vestono i panni dei giovani ribelli e si scagliano contro i vertici della F1: le nuove regole non vanno giù.
I due giovani fenomenali piloti Max Verstappen e Lando Norris, rispettivamente al volante della RB18 di Red Bull e della MCL36 di McLaren, non si sono accontentati di abbassare la testa e accettare le imposizioni dei vertici di Formula Uno e FIA, bensì hanno vestito i panni dei giovani ribelli e si sono scagliati contro le nuove regole da osservare in pista. In particolar modo, nel mirino delle loro feroci critiche è finita la regola riguardante i track limits definita “ridicola” dai due giovani piloti.
Non sono rimasti lì fermi a guardare mentre i grandi e le teste bianche decidessero per loro, bensì i giovanissimi e formidabili piloti Max Verstappen e Lando Norris hanno preso la situazione in mano ed hanno alzato la voce andandosi a scontrare contro alcune delle nuove regole imposte dai vertici di Formula Uno e FIA.
Durante il weekend di gara corso a Spielberg, nella tappa del Gran Premio d’Austria, la situazione si è fatta velocemente tragicomica in pista quando sul Red Bull Ring fioccavano le sanzioni e le penalità ai piloti che puntualmente accidentalmente varcavano i cosiddetti track limits. Ma cosa sono i track limits?
Sono le delimitazioni a terra della pista fattesi sempre più restringenti col tempo che impediscono al pilota di varcarle con tutte e quattro le ruote, pena il ricevere una sanzione sotto forma di tempo sul giro cancellato in qualifica o cinque secondi sul tempo totale aggiunti in gara.
Ora, per limitare i danni alle auto e le manovre pericolose i track limits sono ovviamente una buona idea ed una giusta regola da rispettare.. se non fosse che su alcuni circuiti sono così stretti da far cadere in errore chiunque alla primissima manovra non corretta al cento percento.
In Formula 2 e Formula 3 dove ovviamente i piloti sono più giovani e soprattutto più inesperti queste ferree linee da rispettare comportano una valanga di penalità: al Gran Premio d’Austria i piloti delle due categorie cadette sono occorsi in una serie sconfinata di penalità che hanno totalmente stravolto la classifica a fine gara rispetto all’effettivo ordine di arrivo.
Una comica, così non sono gare competitive e vissute con adrenalina e passione, gli eccessivi confini stanno compromettendo il divertimento dello spettatore e lo spazio di manovra dei piloti. E nelle lamentele generali dei vari campioni due piloti in particolare hanno alzato la voce: Max Verstappen e Lando Norris che vestiti i panni dei Les Enfants Terribles hanno aspramente criticato la regola.
Il leader del Mondiale Formula uno e campione in carica Max Verstappen ci è andato giù piuttosto pesante criticando apertamente questa assurdità: “Il dibattito sui track limits in questo fine settimana è stato un po’ ridicolo, non solo in F1 ma anche in F2 e F3. Non credo che dovremmo avere questa regola: se superi di un millimetro, è una penalità o altro. Allora basta aggiungere un muretto o riportare un po’ di ghiaia“.
A fargli da eco ci ha pensato anche Lando Norris, giovane fenomenale pilota britannico di McLaren anch’esso molto critico: “Non si guadagna così tanto tempo da compensare le penalità con cinque secondi, tuttavia è un problema per ogni pilota. Alcuni track limits sono proprio stupidi“.
Se c’è una cosa che le teste bianche sanno fare quando sono al comando è scoraggiare le critiche, le soluzioni o i consigli dei giovani con una serie di noiosissimi e stupidi comunicati che non risolvono la situazione ne placano il clima di guerra.
Perché di quello si parla, guerra verbale tra i parrucconi di Formula Uno e FIA che non vogliono sentir ragione ed i piloti che contestano questa totale mancanza di dialogo.
Infatti poche ore dopo le aspre critiche portate alla regola dei restringenti track limits è uscito il comunicato della federazione internazionale che non è servito totalmente a nulla, se non a buttare benzina sul fuoco scrivendo che “il track limits è stato implementato in seguito a discussioni con i piloti ed i team per migliorare la coerenza e la chiarezza per i concorrenti ed i tifosi” seguendo poi con altre scialbe righe dove rispiegano come non incorrere nella penalità che però è una cosa che tutti i piloti sanno, il difficile è rispettarla.
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