La Mercedes sta tornando competitiva e la Ferrari fa paura, la soluzione di Horner è compattare il team Red Bull: volano accuse contro tutti.
Essere gli uomini più in vista di una scuderia, in quanto rispettivamente Team Principal, prima guida e seconda guida, non deve sempre essere facile: ok le luci della ribalta, ok la gloria e passino anche le vittorie e le posizioni d’alta classifica, ma essere i volti di Red Bull comporta anche essere bersagliati da avversari e critiche appena le cose girano leggermente male e questo lo sanno perfettamente Christian Horner, Max Verstappen e Sergio Perez. Come uscire dalle situazioni difficili? Facendo gruppo e passando al contrattacco verbale.
In pista impazza la lotta a suon di sorpassi tra Max Verstappen e Charles LeClerc, Horner è un fiume in piena ed è in costante duello verbale con FIA e Toto Wolff (Team Principal di Mercedes) mentre Sergio Perez lamenta le manovre di Russell e la pochezza della sua monoposto col team che a suo avviso gli hanno fatto perdere la chance di competere in Austria.
Insomma, in Red Bull c’è un po’ di maretta ma quando la mano di un team arrabbiato si chiude a riccio e si compatta automaticamente si trasforma in un pugno pronto a colpire. E Red Bull è seriamente intenzionata a colpire, è infatti pronta a passare all’attacco di chi finora l’ha creduta morta dopo i recenti stop o le recenti problematiche.. e Christian Horner sa come si fa.
La strategia comunicativa verbale di Red Bull è cambiata di recente, ora è molto più spavalda e aggressiva non dissimile da quella attuata da sempre in Mercedes da Toto Wolff ad esempio. Red Bull deve difendersi dai nemici, deve spostare l’attenzione su altro rispetto alle loro difficoltà circa gli sviluppi delle RB18 e perciò si va all’attacco.
Christian Horner ha bacchettato tutti in questi giorni, alzando la voce prima con FIA riguardo la questione track limits e successivamente attaccando fortemente Toto Wolff ed i suoi sospetti circa alcune trovate illecite fatte da Ferrari e Red Bull per migliorare le loro monoposto. Horner ha anche criticato le scelte di Mercedes in pista, per provocarli, dichiarando che “Con quella scelta hanno in quel momento della gara mollato la presa sulle Ferrari“, facendo così infuriare tutto il muretto Mercedes.
Il Team Principal Horner si è così espresso sui track limits presenti al Paul Ricard del Gran Premio di Francia: “Nel corso del fine settimana (in Austria) sono stati molti i piloti che hanno violato i track limits. Credo che la mia preoccupazione sia ancora di più per il Paul Ricard, dove c’è un vero e proprio guadagno di tempo. E ovviamente lì ci sono distese sconfinate di asfalto, per cui invita ancora di più ad approfittarne“.
Ai dubbi di Toto Wolff circa il problema del porpoising risolto illegalmente sulle RB18 Horner ha coì risposto: “Questa è spazzatura totale, spazzatura totale! Stiamo confondendo i problemi qui. Forse Wolff si riferisce alle auto che lo circondano in questo momento (riferendosi alle difficoltà di Mercedes). Non ne ho idea. Non abbiamo assolutamente problemi o preoccupazioni riguardo il nostro fondo!“.
Inoltre Christian Horner, Team Principal di Red Bull, ci ha tenuto a ribadire la sua totale contrarietà circa la Direttiva Tecnica relativa al porpoising dichiarando che la colpa è di quelle scuderie che non riescono a risolvere autonomamente il problema e non di tutte le altre che ce l’hanno fatta.
Ma la FIA ha fatto passare la Direttiva Tecnica senza avere la maggioranza usando la carta della “sicurezza“, cosa che ha fatto infuriare tutti i team che hanno visto in questa mossa un chiaro aiuto a Mercedes.
Non sono rimasti a guardare i due assi di Red Bull, infatti anche Max Verstappen e Sergio Perez hanno iniziato ad alzare i toni in settimana, perfino loro due che sono famosi per essere tutto meno che aggressivi verbalmente.
Max Verstappen di recente si è fortemente espresso, insieme a Lando Norris di McLaren, contro i track limits ed il loro esasperato restringimento cosa che a loro avviso sta tagliando le gambe allo spettacolo e al talento dei piloti nelle manovre complicate. Ora Verstappen è tornato a parlare dopo quella polemica sui track limits e stavolta ha bersagliato la coerenza dei direttori di gara: “Non credo che dipenda necessariamente dal fatto di avere un direttore di gara o due. Penso che sia più importante lavorare con i piloti invece di mantenere la propria posizione ed essere testardi“.
Infine anche Checo Perez è sceso in diatribe verbali, proprio lui il più buono tra i buoni, lamentando col team una monoposto non formidabile e criticando George Russell per le manovre in pista che hanno buttato fuori il messicano di Red Bull costringendolo al ritiro: “È un vero peccato quello che è successo. All’esterno abbiamo fatto tutto il possibile per evitare l’incidente. Era solo il primo giro, e spettava a George controllare la sua auto ma è ovvio che non sia riuscito a farlo e a quel punto siamo entrati in contatto quando ero davanti a lui. Credo che la macchina in questo fine settimana non sia stata all’altezza, quindi c’è un’analisi da fare”.
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