Il quattro volte campione del mondo ammette delusione e mancanza di motivazione, vuole gareggiare per vincere e quindi ora minaccia l’addio.
Deve esser dura aver vinto quattro titoli mondiali Formula Uno ed essere in cima a numerosissimi record di questo sport ma ritrovarsi a trentacinque anni competitivo ma frenato da una monoposto inaffidabile e lenta. L’ex campione si è detto stanco, molto deluso e privo di motivazioni in Aston Martin, dove manca di competitività e combatte troppo spesso per le ultime posizioni: il team vorrebbe tenerlo perché con la sua esperienza è utile allo sviluppo della monoposto, ma lui sta già sondando altre scuderie per tornare in lotta per la zona punti.
A trentacinque anni non sei obsoleto e da buttare via, guardate Fernando Alonso su BWT Alpine o Lewis Hamilton su Mercedes, meno se parliamo di Daniel Ricciardo in McLaren ma questo è un altro discorso, perciò ci sta che se sei un pluridecorato pilota di Formula Uno lontano dal ritiro tu voglia ancora sentirti vivo e competitivo e te lo meriteresti anche.
Chiedere a Sebastian Vettel in caso, frustrato e deluso per la mancanza di competitività della sua monoposto AMR22 di Aston Martin che seppur con motore Mercedes AMG M13 E Performance continua a tossire in pista e per poco finanche a camminare a passo d’uomo. Il suo compagno di scuderia, nonché figlio del proprietario, Lance Stroll poi è un disastro e non aiuta minimamente ne la squadra ne se stesso.
E se ti chiami Sebastian Vettel hai vinto quindi quattro Mondiali Formula Uno, cinquantatré Gran Premi (terzo all time), sei il più giovane pilota della storia ad aver vinto una Classifica Piloti F1, detieni il record di maggior numero di pole position e vittorie ottenute in una singola stagione, oltre che quello di nove Gran Premi vinti consecutivamente… beh, se ti chiami Sebastian Vettel e hai fatto tutto questo in carriera a trentacinque anni proprio non l’accetti di guidare un cancello scassato e ritrovarti in quattordicesima posizione della Classifica Piloti.
Al Red Bull Ring di Spieberg il buon Vettel ha parlato ai microfoni dei giornalisti presenti lasciando un po’ tutti quanti di stucco: “Ho sottolineato più volte che voglio lottare non solo per i punti, ma anche per le vittorie, altrimenti il divertimento è perso. Quindi nelle prossime settimane, insieme alla mia famiglia, dovrò essere chiaro su quanto siano realistici i miei obiettivi e quanta energia sento ancora in me“.
Queste parole hanno risuonato come un potenziale addio alle corse qualora Aston Martin non diventasse competitiva, ma poi l’aggiunta di “Dipende anche dalla direzione in cui si sta sviluppando la vettura e da quanto potenziale vedo nel team. Devo poter crescere insieme alla squadra” ha convinto tutti del futuro di Seb: lascerà Aston Martin per andare in un team più competitivo, solo così potrà sentirsi nuovamente vivo e forte come un tempo.
Sebastian Vettel in due anni di Aston Martin ha siglato un solo squillo, quello fatto a Baku un anno fa dove si classificò secondo e poi null’altro: non mancano le sirene per il veterano pilota tedesco che troverà in fretta una monoposto, ma indubbiamente vedrà il suo stipendio abbassarsi dato che a trentacinque anni sarebbe oltraggioso chiedere ancora tredici milioni di euro (quarto più pagato del circus).
Il quattro volte campione del mondo ben riconoscibile in pista per la sua guida aggressiva, cento trentadue sorpassi in stagione nel 2021 ed Award vinto in merito, e per l‘inconfondibile numero 5 ben fisso lì sulla livrea della sua monoposto lascerà con tutta probabilità Aston Martin quindi, ma dove andrà?
Al momento si aprono tre strade per Sebastian Vettel: la più accreditata resta quella di andare in McLaren accanto a Lando Norris andando così a sostituire il deludente Daniel Ricciardo, le altre due sono meno probabili ma ancora vive fintanto che non rifiutate da Vettel stesso.
La seconda possibilità lo vede in Alfa Romeo (in sostituzione di Valtteri Bottas) affiancato da Mick Schumacher (in sostituzione di Zhou Guanyu) così da ricreare nel team satellite di Ferrari una coppia di piloti dai cognomi iconici nella storia della rossa di Maranello, per altro i due sono molto amici e Vettel ha spesso fatto da mentore a Schumacher Jr.
La terza possibilità è ad oggi la meno probabile perché è una corsa contro il tempo, ma qualora si concretizzasse potrebbe diventare rapidamente la più possibile: Volkswagen sta sondando l’ingresso nelle competizioni di Formula Uno e potrebbe quindi portare un nuovo team in pista tra Porsche o Audi ed in più fornire una Power Unit propria a Williams, perciò per Sebastian Vettel si aprirebbero anche queste di porte.
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