Il calciomercato entra nel vivo e s’infiamma: è scontro tra Mourinho e Inzaghi per un top player del centrocampo. È guerra tra Roma e Inter.
Il calciomercato è finalmente entrato nel vivo e ora s’infiammano le trattative: si sfidano i dirigenti a colpi di mercato e gli allenatori a suon di chiamate per convincere i calciatori a firmare per le loro squadre. Secondo alcuni rumor interni al nostro Bel Paese parrebbe esser nata una guerra fredda tra Roma e Inter, con i due tecnici impegnati a cercare di convincere lo stesso calciatore: il fortissimo centrocampista in questione ora deve scegliere tra farsi allenare da Mourinho o da Inzaghi.
Basta carezze mediatiche e bromance nate dal nulla, basta complimenti e leccate varie: lo spettatore vuole competizione, trash talk se serve e un po’ di sana arroganza, il tifoso di calcio in particolare vuole vedere la sua squadra ed il suo tecnico spavaldi e combattivi, dal campo fino al calciomercato.
E quale luogo migliore del calciomercato per trovare zuffe e lotte, tra colpi bassi, sgambetti, tiri mancini e trame oscure, tra direttori sportivi che si fanno torti a vicenda ed allenatori che si intromettono nelle trattative per screditare l’uno la strategia dell’altro e poi fregiarsi del trofeo in conferenza stampa una volta convinto a firmare.
Poco professionale? Certamente, ma quando il calciatore obiettivo di mercato sceglie te e non gli avversari tutta la moralità va a farsi benedire perché quel giocatore segnerà e combatterà per te, non per loro. E la storia del calciomercato è pieno di esempi del genere, ma questo discorso lo faremo un’altra volta.
Lo sanno bene José Mourinho e Simone Inzaghi che secondo alcuni rumor interni alla nostra nazione pare siano in trincea coi rispettivi club, Roma e Inter, pronti a darsele di santa ragione per assicurarsi le prestazioni di Rodrigo De Paul.
Il formidabile centrocampista dell’Atletico Madrid dovrebbe scegliere se andare alla Roma o all’Inter ma stando a ciò che dicono i rumor entrambe le società avrebbero sguinzagliato i propri tecnici lasciandoli a telefonare al ragazzo per screditare l’offerta avversaria e convincerli della propria fino a portarli con le chiacchiere a firmare per il proprio club.
La Roma deve sostituire Mkhitaryan proprio andatosene all’Inter, mentre i nerazzurri vorrebbero cedere Calhanoglu per sostituirlo con l’argentino mezzala ideale per il gioco sia di Mourinho che di Inzaghi.
De Paul non costerebbe neanche poco, circa una quarantina di milioni di euro tutto, ammortizzabili però con un prestito biennale oneroso a circa dieci milioni di euro l’anno e riscatto tra due stagioni ai restanti venti milioni di euro.
E per lo stipendio? Quello non sarebbe assolutamente un problema, il formidabile tuttocampista argentino dovrebbe chiedere eventualmente una cifra tra i tre milioni e cinquecento mila euro minimo ad un massimo di cinque milioni di euro netti l’anno, comunque cifre contenute se parliamo di un top player com’è il ragazzo ex Udinese ed abbordabili per club come Roma ed Inter.
I rumor raccontano di un duello telefonico tra Mourinho ed Inzaghi, con i direttori sportivi Pinto e Marotta spettatori al momento ma eventualmente pronti a strutturare un’offerta all’Atletico Madrid e poi al ragazzo, i due tecnici sarebbero impegnati infatti a bombardare di telefonate il centrocampista argentino per convincerlo a firmare per loro e, qualora fosse vero, con una strategia del genere sarebbe più probabile scocciarlo un calciatore che convincerlo.
Questi rumor non ci convincono per nulla, ma urge una spiegazione approfondita in merito: crediamo ciecamente all’interessamento di Roma ed Inter per uno come Rodrigo De Paul, così come pensiamo sia effettivamente la pedina ideale sia per sostituire Mkhitaryan alla Roma che per farlo all’Inter per un’eventuale partenza di Calhanoglu, ma non possiamo certo credere alla storiella delle telefonate.
Sappiamo quanto José Mourinho sia uno da opere di convincimento, ma bisogna anche credere alla professionalità di uno che ha vinto mezzo milione di trofei in carriera e che mai si metterebbe attaccato al cellulare di un calciatore per screditare un’offerta avversaria. Così come non lo farebbe mai uno come Inzaghi, neanche se pregato, docile e buono com’è e soprattutto non lo consentirebbe mai uno come Marotta, dove all’Inter decide tutto in prima persona.
Il calciomercato è sicuramente una giungla scorretta e piena di ostacoli, vero, ma questi rumor sono fantasiosi e anche di cattivo gusto perciò da parte nostra ci sentiamo candidamente di smentirli e bollarli come fake news buone solo ad aizzare i tifosi delle due squadre a gettare fango sulla persona e sul professionismo di Mourinho e di Inzaghi.
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